martedì 7 agosto 2012

Pedro De La Rosa: "La Hrt crescerà molto bene"


Pedro De La Rosa rilascia un’intervista al quotidiano spagnolo “Marca” dove spiega i motivi del suo approdo in seno alla Hrt.

Pedro, oggi 41 anni, è uno dei piloti con più esperienza nel Circus. Ha disputato nella sua carriera 96 Gran Premi e ha ricoperto per 8 anni il ruolo di collaudatore della McLaren.

De La Rosa era già stato molto vicino alla Hrt nel 2010, quando al timone del team spagnolo c’era il team principal Collin Kolles, solo che le gravi difficoltà economiche iniziali hanno frenato la stipula del contratto.
All’inizio del 2012 con l’entrata della Thesan Group come nuova proprietà e con la nomina di Luis Perez Sala a responsabile del team i problemi di budget sembrabo difinitivamente superati e la Hrt ha potuto annunciare l’ingaggio del pilota spagnolo fino al 2014.

Accettando l’offerta della Hrt, De La Rosa ha rinunciato alla proposta della McLaren per un altro anno da collaudatore a circa 1.000.000 di euro l’anno, contro gli attuali 500.000 euro che percepisce attualmente: “Volevo già firmare con la Hrt nel 2010, ma il progetto non mi ispirava tutta la fiducia. Poi, alla fine del 2011 quando ho visto che Luis era nel team, non ci ho pensato due volte."

"A farmi decidere di correre per loro è stato anche il fatto di poter far parte di una squadra con licenza spagnola: capi spagnoli, meccanici ingegneri, e un pilota spagnolo. Mi piaceva l’idea di essere in Spagna e non in Inghilterra, dove le altre squadre hanno sede, e creare qualcosa di diverso dal solito. Insomma una struttura interamente spagnola suonava bene.” 

"Il nostro budget per la stagione 2012 è già interamente coperto, e questo ci da molta serenità. Inoltre avremo una monoposto totalmente nuova e finalmente potremi dire anche noi la nostra."

lunedì 6 agosto 2012

Whiting: "Schumacher si deve ripassare il regolamento"


Dura presa di posizione del delegato tecnico della Formula Uno, Charlie Whiting, nei confronti del sette volte campione del mondo Michael Schumacher dopo la debacle in partenza al Gran Premio d’Ungheria.

Al quotidiano tedesco “Bild” lo storico direttore di gara ha commentato: “Michael dovrebbe conoscere le regole. Noi diamo per scontato che un team che corre in Formula Uno conosca perfettamente il regolamento tecnico e tutte le sue procedure. E’ comunque responsabilità delle scuderie assicurarsi che tutto il prorio personale conosca le regole.”

All’Hungaroring  Schumacher si è fermato nella posizione sbagliata della griglia di partenza. Dopo l’errore del tedesco, Whiting ha subito ordinato una nuova procedura di partenza, che solitamente viene effettuata facendo un nuovo giro di ricognizione. Prima del 2006, invece, venivano spenti i motori e dopo cinque minuti si ripartiva: il pilota tedesco deve essersi confuso perchè ha spento il motore pensando che la regola fosse rimasta invariata.

Jenson Button: "Vinco un altro mondiale e mi ritiro"


Jenson Button coglie l’occasione della lunga pausa estiva per fare un punto sulla situazione in questa stagione e guardare anche un pò più in la. Il campione del mondo 2009, 32 anni già compiuti, sa che il periodo della pensione si avvicina inesorabilmente e che quando sarà non tornerà indietro su i suoi passi come hanno fatto in passato Michael Schumacher e Kimi Raikkonen che hanno lasciato il Circus per poi tornare due o tre anni dopo.

Il contratto tra Button e la McLaren scade nel 2014, ma potrebbe anticipare il ritiro qualora dovesse nuovamente vincere il titolo mondiale. Attraverso le colonne del quotidiano inglese “Daily Mail” Jenson esprime il suo pensiero: “Un nuovo successo iridato sarebbe fantastico e mi aiuterebbe a convincermi che è giunto il momento di ritirarmi. Non nascondo anche il desiderio di disputare e magari vincere un Gran premio organizzato nel centro di Londra prima di uscire dalla Formula Uno. Il trucco per evitare rimpianti è quello di ritirarsi al momento giusto, molti piloti si dicono ansiosi di uscire dal giro, per vivere una vita più rilassante, ma poi cambiano subito opinione, perché gli manca la magia che genera una monoposto di Formula Uno.” 

“Per capire l’intensità di guidare una vettura da Gran Premio bisogna calarsi nel suo abitacolo. Quando si gestisce una macchina del genere a 200 miglia all’ora, il rumore e le vibrazioni sono incredibili. La G-Force, nelle curve veloci, è come se ti volesse strappare la testa. In frenata ci si sente come se la pelle venisse tirata fuori dal corpo. Sudo così tanto durante una gara che perdo tre litri di liquidi. L’adrenalina è tale che il mio cuore batte 150 pulsazioni al minuto. L’esperienza è come nient’altro sulla terra.”

Chris Dyer rientra in Formula Uno con la Force India?


Secondo fonti inglesi l’ingegnere Chris Dyer starebbe preparando il suo rientro in Formula Uno con la scuderia Force India. 

L’ex tecnico della Ferrari dopo aver abbandonato il proprio incarico di ingegnere responsabile di pista all’indomani del disastroso Gran Premio di Abu Dhabi del 2010, che è costato il titolo pilota a Fernando Alonso sta per approdare di nuovo nel grande Circus.

L’ australiano di 44 anni, dopo dieci fantastiche stagioni vissute alla Ferrari con diversi incarichi [dal 2001 al 2010 – ndr] sarebbe in trattative molto avanzate con la squadra indiana del miliardario Mallya e potrebbe ricomparire al muretto per gli ultimi Gran Premi della stagione.

Pat Fry. "La Ferrari non fermerà lo sviluppo"


Tutti i team di Formula Uno hanno chiuso i battenti, come da accordi. Il Direttore Tecnico della Ferrari prima di godersi qualche giorno di vacanza, rilascia una lunga intervista che è stata pubblicata sul tredicesimo numero del magazine “Scuderia Ferrari Racing News”. Ecco la fedele trascrizione dell’intervista:

Undici gare in archivio, è il momento di fare il punto sulla stagione. Qual è il tuo giudizio riguardo alla prima parte del campionato?
“Ovviamente, all’inizio, dopo i test invernali, eravamo un po’ indietro. Penso che abbiamo imparato moltissimo in quel periodo e poi lo abbiamo usato più avanti. Nelle prime gare eravamo in difficoltà: ritengo che a Melbourne fossimo circa un secondo e mezzo indietro rispetto ai migliori. E’ stato fatto un grandissimo sforzo: in galleria del vento, nei reparti produttivi, nella fase di progettazione. Tutto il sistema-squadra ha reagito alle sfide che abbiamo incontrato. Secondo me abbiamo superato gran parte delle altre squadre in termini di sviluppo durante il campionato: abbiamo fatto un buon recupero ma resta ancora molta strada da fare.”

Fernando a Budapest ha parlato di una certa mancanza di sviluppi durante le ultime gare. Puoi spiegarci meglio cosa intendeva?
“E’ vero, abbiamo avuto in un paio di soluzioni che non hanno funzionato come ci aspettavamo: c’è sempre la possibilità che avvengano cose del genere in questo lavoro. L’aspetto positivo è che abbiamo capito il problema e ora tutto è a posto: in questo modo possiamo usare questa esperienza per andare avanti piuttosto che rimanere confusi. Infatti, abbiamo una chiara idea sulla direzione che dobbiamo prendere e abbiamo già iniziato a lavorare in questo senso.”

Pensi dunque che quei problemi saranno risolti nel breve periodo?
“Sì, penso che quando cerchi di arrivare ai limiti, sicuramente incontri nuovi problemi. Adesso abbiamo una buona comprensione della situazione quindi dobbiamo solo modificare i nostri criteri di sviluppo e continuare a spingere.”

Agosto sarà un mese senza gare di Formula 1. Cosa succederà da oggi alla gara di Spa?
“Siamo stati tutti qui questa settimana e abbiamo cercato di fare tutto il possibile. Abbiamo sviluppato alcuni piccoli elementi per Spa in galleria del vento, mentre ci concentriamo sugli aggiornamenti per Singapore. Questa è stata una settimana molto faticosa ma ora abbiamo due settimane di ferie e sicuramente sarà rigenerante. Poi torneremo a dare il massimo, immediatamente dopo la fine della pausa.”

Personalmente cosa farai nelle due settimane di ferie, quando non sarai al lavoro?
“Tornerò a casa in Inghilterra, per passare un po’ di tempo con la mia famiglia. Sarà bello avere più di due giorni di fila per stare insieme ai miei due figli.”

Non potrai fisicamente lavorare, ma pensi che riuscirai a “staccare”, non pensando alla Formula 1 o ci sarà sempre il lavoro nel tuo retropensiero?
“Cercherò di fare del mio meglio per non pensare alla Formula 1 e dedicarmi soltanto a passare del tempo con la mia famiglia.”

Speri di poter riuscire a ricaricare le batterie?
“Certo che lo spero! Sono stati quattro, cinque mesi molto duri per tutti noi nella Scuderia. Quindi penso che sia giusto avere una pausa e che ciascuno possa ricaricarsi e poi dovremo tornare a spingere come abbiamo fatto finora fino al termine della stagione.”

Quando torneremo ci saranno le ultime due gare in Europa, Spa e Monza, completamente diverse dalle precedenti. Come vedi la situazione in queste due gare?
“Abbiamo alcuni interessanti sviluppi che introdurremo a Spa, una pista che, dal punto di vista del carico aerodinamico, è abbastanza particolare così come lo è Monza. Infatti, avremo anche un pacchetto aerodinamico e di motore adatto per la pista italiana. C’è quindi tanto lavoro che è stato fatto ma anche tanto che resta ancora da fare: dobbiamo continuare a mantenere alta la pressione.”

domenica 5 agosto 2012

Indycar 2012: Vittoria per Dixon. Molto bene Giorgio Pantano


Un pit-stop perfetto del team Ganassi ha regalato a Scott Dixon il successo nell’avvincente trasferta Indycar a Mid-Ohio. Il neozelandese, che si era portato alle spalle di Will Power nelle prime fasi di gara, ha conquistato la vetta ai box nel corso del secondo round di soste anche grazie ad una piazzola meglio posizionata, dominando il finale di una corsa tiratissima e disputata interamente in regime di bandiera verde.

In seconda posizione ha terminato così Power, tornato leader della classifica a seguito alle contemporanee disgrazie di Helio Castroneves, letteralmente assente per tutta la giornata, e Ryan Hunter-Reay, rallentato da problematiche di motore fino ad un definitivo stop nel finale. Terzo si è piazzato un veloce Simon Pagenaud, mentre Sebastien Bourdais, in lizza per il podio per tutta la corsa, ha centrato una positivissimo quarto posto con la Dallara-Chevy del team Dragon.

Se il primo alfiere del team Andretti, James Hinchcliffe, è arrivato quinto, è stata una giornata più complicata quella degli altri alfieri del team Ganassi. Undicesimo Graham Rahal, Dario Franchitti ha perso via via terreno fino a chiudere diciassettesimo. In contro tendenza il nostro Giorgio Pantano che ha progressivamente preso più confidenza con la sua vettura finendo dopo qualche buon sorpasso in quattordicesima posizione, davanti tra gli altri a Rubens Barrichello.

Ordine d’arrivo Mid-Ohio:
1 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 85 giri
2 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 3"4619
3 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 4"5402
4 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - Dragon - 5"5822
5 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 7"5663
6 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 12"3280
7 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 27"9601
8 - Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 28"1691
9 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 29"2325
10 - Alex Tagliani (Dallara DW12-Honda) - Herta - 31"1722
11 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 31"4387
12 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 32"0754
13 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 32"4073
14 - Giorgio Pantano (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 33"9166
15 - Rubens Barrichello (Dallara DW12-Chevy) - KV - 35"2863
16 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 35"9205
17 - Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 36"9834
18 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 42"0974
19 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 46"4304
20 - EJ Viso (Dallara DW12-Chevy) - KV - 46"8068
21 - Mike Conway (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 46"9535
22 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 1 giro
23 - Simona de Silvestro (Dallara DW12-Lotus) - HVM - 2 giri

Heinz Harald Frentzen, il pilota delle occasioni mancate


Heinz-Harald Frentzen è nato a Mönchengladbach in Germania il 18 maggio 1967.
La sua carriera iniziò relativamente tardi, a tredici anni, quando debuttò nel campionato kart, grazie all’impegno economico del padre nel supportare la sua passione. Rimane in questa categoria per cinque anni, poi nel 1986 debuttò in Formula Ford 2000, nella quale rimase anche nella stagione successiva.

Nel 1988, Jochen Mass, rimase molto impressionato dalle prestazioni del giovane Hein-Harald e decise di ingaggiarlo per il campionato di Formula Opel Lotus dove vinse subito il campionato tedesco.

Il tedesco passò nel 1989 alla Formula 3 in cui si dovette misurare con l'austriaco Karl Wendlinger e con il connazionale Michael Schumacher, terminando poi secondo a pari punti con il futuro sette volte campione del mondo di Formula Uno. 

Nel 1990, invece Frentzen, fu impegnato nel campionato di Sport prototipi e contemporaneamente venne ingaggiato dalla Mercedes insieme a Wlendlinger e Schumacher per completare il proprio  Junior team.

Nel 1991 la Casa di Stoccarda gli offrì, come avrebbe fatto qualche mese più tardi anche con Schumacher, la possibilità di debuttare il Formula Uno, ma a sorpresa il tedesco decise di rifiutare l’offerta e di abbandonare la Mercedes per andare nel campionato internazionale di Formula 3000 ma con risultati molto modesti. Nelle due stagioni successive corse nella F3000 giapponese ma anche qui con risultati pochi tanto da essere dimenticato da tutti i manager.

La buon stella di Frentzen concende al tedesco un’altra possibilità. Nel 1994 Peter Sauber lo contatta per correre il Formula Uno al fianco di Wlendlinger. Questa volta accetta e ottiene subito prestazioni convincenti, con un quinto posto al secondo appuntamento mondiale, tanto che Frank Williams gli propose di sostituire il brasiliano Ayrton Senna, ma questi senza pensarci due volte rifiutò e rimase alla Sauber. In Sauber vi rimane fino al 1996, ottenendo in tre stagioni, 1 podio e 29 punti.

Nel 1997 arriva ancora la chiamata della Williams per sostituire il fresco campione del mondo, Damon Hill.
Frentzen accetta e a fine campionato è vice-campione del mondo, dietro al compagno di team Jacques Villeneuve, con 1 vittoria, 1 pole position, 6 giri più veloci, 7 podi e 42 punti. L’anno successivo la Williams abbandonata dalla Renault e costretta a ripiegare sul motore Mecachrome, non era sufficientemente competitiva per ambire alle posizioni di vertice, penalizzando entrambi i piloti. Frentzen andò a podio solo nella gara d'esordio mentre per il resto della stagione si dovette accontentare di combattere per le posizioni di rincalzo.

Stanco della Williams nel 1999, Frentzen venne ingaggiato dalla Jordan. Il tedesco si ritrovò al volante di una vettura molto competitiva, e motorizzata dal potente Mugen-Honda. Già al debutto con il team irlandese colse un secondo posto, seguito da un terzo in Gran Premio del Brasile. Nel corso della stagione vinse due Gran Premi in Francia e Italia e colse altri due podi. Terminò il campionato in terza posizione

Nel 2000 la vettura non fu più competitiva come l'anno precedente e Frentzen non andò oltre due podi e qualche piazzamento saltuario arrivando al nono posto in classifica piloti.

L'anno successivo fu ancora peggiore, nonostante cinque punti conquistati nelle prime due gare, e, complici incomprensioni con il team, il tedesco venne licenziato dalla Jordan a metà della stagione e rimpiazzato da Jean Alesi, concludendo il campionato al volante della Prost.

Nel 2002 ci fu il passaggio alla Arrows. Con la scuderia inglese Frentzen ottenne due punti, ma a metà stagione il team si ritirò per problemi finanziari, lasciando il pilota tedesco senza scuderia. Partecipò però, nello stesso anno, al Gran Premio degli Stati Uniti al volante della Sauber per sostituire, solo in quell'occasione, il brasiliano Felipe Massa.

Nel 2003 venne confermato dal team elvetico. Dopo un inizio anno discreto con alcuni piazzamenti a punti il tedesco ebbe una parte centrale di campionato molto difficile, contrassegnata da ritiri e arrivi fuori dalla zona punti, concludendo questa serie negativa con un podio al Gran Premio degli Stati Uniti, dietro a Michael Schumacher e Kimi Räikkönen. A fine stagione, però, il tedesco lasciò la Formula 1 per dedicarsi al DTM.

Nel 2004 Frentzen decise di prendere parte al campionato DTM, anche grazie agli incoraggiamenti datigli da Jean Alesi. Nel suo primo anno, anche a causa della scarsa competitività della sua Opel non andò oltre un quattordicesimo posto in classifica con tre punti conquistati. L'anno successivo il tedesco giunse invece ottavo e riuscì ad ottenere anche una pole position, un podio e diciassette punti. Con il passaggio nel 2006 al team Audi Sport i risultati migliorarono sensibilmente, ma a fine anno Frentzen lasciò la categoria criticando la squadra per lo scarso supporto fornitogli.

sabato 4 agosto 2012

Pausa estiva. Ecco tutte le date delle vacanze dei team


Subito dopo il termine del Gran Premio d’Ungheria è scattata la possibilità di attuare il “summer break” ovvero la pausa estiva di due settimane che dalla stagione 2009 è diventata obbligatoria e parte del regolamento della Formula Uno.

Ad essere precisi più che di una regola vera e propria, si tratta di un “gentlemen’s agreement” fra tutte le squadre, che durante questo periodo ne approfittano per recuperare un pò di energie e per smaltire un pò del monte ferie accumulato fra i dipendenti, specialmente quelli impegnati nelle estenuanti trasferte del mondiale.

Fabbrica, uffici, galleria del vento, simulatori vari: tutto è rigorosamente serrato [nella foto la sede della McLaren a Woking - ndr]. Non è neppure consentito, per tutto il periodo in questione, utilizzare i computer portatili o le e-mail dell’azienda. Solamente i settori del marketing e della comunicazione restano operativi.

La McLaren è l'unica squadra che ha chiuso subito dopo l'Ungheria, riprendendo così l'attività una settimana prima di tutti gli altri.

Di seguito le date di chiusura dei vari team in questa pausa 2012:
Red Bull:
Venerdì 3 - Venerdì 17
McLaren:
Lunedi 30 (luglio) - Lunedi 13
Ferrari:
Nessuna comunicazione al momento
Mercedes:
Lunedi 6 - Lunedi 20
Lotus:
Lunedi 6 - Lunedi 20
Force India:
Lunedi 6 - Lunedi 20
Sauber:
Lunedi 6 - Lunedi 20
Toro Rosso:
Domenica 5 - Domenica 19
Williams:
Lunedi 6 - Lunedi 20
Caterham:
Lunedi 6 - Lunedi 20
HRT:
Lunedi 6 - Lunedi 20
Marussia:
Lunedi 6 - Lunedi 20

Indycar 2012. Altra pole per Will Power

Bel colpo da parte di Will Power a Mid-Ohio, al termine della qualifica per il round di Lexington del campionato Indycar 2012. Il pilota australiano non solo è riuscito a tornare ad occupare la posizione al palo dopo 4 mesi segnando il nuovo record della pista, ma ha anche una chance di allungo grazie al mancato ingresso nella "Fast Six" dei suoi principali rivali per il titolo, Ryan Hunter-Reay ed Helio Castroneves, ancora dolorante per il brutto incidente nelle prove libere.

Al secondo posto ha terminato il rivale storico di Power, lo scozzese Dario Franchitti, che riproporrà il filo conduttore delle ultime stagioni. Il terzo e quarto posto sono andati a sorpresa a Simon Pagenaud ed Alex Tagliani, che tuttavia pagherà 10 posizioni di penalità per un cambio di motore. Altre due vetture "top", quelle di Scott Dixon e Ryan Briscoe, hanno completato la terza fila.

Oltre a Castroneves, ad essere scaraventato fuori dal primo turno è stato il brasiliano Rubens Barrichello, mentre la Q2 ha messo fuori dai giochi, tra gli altri, il leader delle libere 2 Justin Wilson e Sebastien Bourdais, oltre alle due vetture di Hunter-Reay e Andretti.

Ventiquattresima piazza per Giorgio Pantano, ancora in cerca di confidenza con una vettura completamente nuova ed un tracciato sconosciuto. Davanti al pilota veneto partirà (favorita nonostante il tempo più alto dalla divisione in gruppi) Simona De Silvestro. Il miglioramento della pilotessa svizzera e del pacchetto Lotus è diventato ancora più evidente.

La griglia di partenza:
1. fila
Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1'05"647 - Fast Six
Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 1'05"895 - Fast Six
2. fila
Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 1'05"904 - Fast Six
Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 1'06"097 - Fast Six
3. fila
Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1'06"201 - Fast Six
Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - Dragon - 1'05"941 - Q2
4. fila
Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 1'06"066 - Q2
Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 1'06"114 - Q2
5. fila
Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 1'06"172 - Q2
Oriol Servia (Dallara DW12-Chevy) - D&R - 1'06"205 - Q2
6. fila
Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 1'06"661 - Q2
Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1'06"704 - Q2
7. fila
JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 1'06"377 - Q1
Alex Tagliani (Dallara DW12-Honda) - Herta - 1'06"005 - Fast Six *
8. fila
Rubens Barrichello (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1'06"710 - Q1
James Hinchcliffe (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 1'06"435 - Q1
9. fila
Mike Conway (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 1'06"781 - Q1
Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 1'06"440 - Q1
10. fila
Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1'06"843 - Q1
EJ Viso (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1'06"451 - Q1
11. fila
James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 1'07"123 - Q1
Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 1'06"625 - Q1
12. fila
Simona de Silvestro (Dallara DW12-Lotus) - HVM - 1'08"074 - Q1
Giorgio Pantano (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 1'07"035 - Q1
13. fila
Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 1'08"512 - Q1

Ferrari vs Red Bull. E' guerra di nervi!


Ormai è qualche anno che la Ferrari e la Red Bull sono ai ferri corti. Ogni piccolo pretesto è motivo per attaccare e polemizzare con l’avversario. La stagione 2012 ovviamente non è iniziata in maniera differente. Prima il corteggiamento neanche troppo velato di Maranello a Mark Webber per sostituire Felipe Massa, poi la lotta in campionato tra Fernando Alonso i due piloti del team austriaco e infine le avances sempre della Ferrari nei confronti di Sebastian Vettel per un futuro neanche troppo lontano.

In tutto questo scenario si deve registrare l’ennesima escalation delle ostilità alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, con l’imbeccata suggerita alla FIA [da team rivali secondo la Red Bull – ndr] per verificare attentamente la RB8 sospettata da molti di violare le regole tecniche. 

Ora è il tem di Milton Keynes a passare all’attacco in questo clima da vera e propria guerra della tensione.  Al settimanale tedesco “Auto Motor und Sport”, il consulente della Red Bull Racing, Hemlmut Marko, ha dichiarato: “Non abbiamo mai fatto degli aggiustamenti a mano. Non so perchè tutti stanno prendendo sul serio questa questione poichè noi sappiamo che la Ferrari usa qualcosa del genere da circa un anno e mezzo ma non abbiamo poi fatto polemica.” 

Gli fa eco ventiquattro ore dopo l’australiano Mark Webber, che attraverso l’agenzia di stampa “AAP” ha commentato: “Anche ad altri team è stato chiesto di modificare le loro vetture nel corso di questa stagione ma per qualche motivo fa notizia solo quando capita alla Red Bull. E’ una tattica molto noiosa da parte dei team rivali, non credete?. Sappiamo per certo che ci sono tante squadre che ci copiano e che le interpretazioni delle regole sono cambiate in corsa ma noi ci siamo comunque adeguati. Se nessuna squadra ha fatto reclamo contro di noi è perché sa che siamo in regola."

Dalla Ferrari non tarda ad arrivare la secca smentita alle accuse mosse dalla Red Bull. Per farla il team di Maranello si è affidata ai microfoni del settimanale “Autosport”: “E’ tutto completamente falso. Davvero ci accusano di barare? Siete sicuri? Ad ogni modo, abbiamo fiducia nel ruolo della Federazione Internazionale di assicurare che tutte le regole siano rispettate.”