Andrea De Cesaris nasce
a Roma il 31 maggio 1959 era soprannominato “Mandingo” nel paddock e “Andrea
De Crasheris” dalla stampa inglese per i tanti incidenti in cui spesso
incappava.
Nel 1976 il pilota romano si aggiudica il Campionato
Mondiale Juniores di Kart e il Campionato Nazionale classe 125 cc. De Cesaris
venne presto notato dalla Marlboro, Multinazionale del Tabacco, che gli
permette di continuare a gareggiare nelle categorie successive. Si recò,
ventenne, in Inghilterra, dove giunse secondo nel Campionato di Formula
Vandervell 1979 aggiudicandosi sei gare alla guida della March-Toyota. L’anno
seguente, il pilota romano si classificò al quinto posto nella categoria Euro
Formula 2.
Nel 1980 fece il suo in Formula Uno dove vi rimase per
quindici stagioni fino al 1994. Durante la sua carriera ha corso per un gran
numero di squadre, tra cui Alfa Romeo, a cui sono legati i suoi migliori
risultati, McLaren, Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Scuderia Italia, Jordan,
Tyrrell e Sauber.
Nei 208 Gran Premi disputati ha ottenuto una pole position,
cinque podi, un giro più veloce e 59 punti iridati.
Debutta nella penultima gara della stagione 1980, in Canada,
al volante della modesta Alfa Romeo al posto dell'esperto Vittorio Brambilla.
Nella stagione successiva viene ingaggiato dalla McLaren al fianco di John
Watson, ma l'avventura non è delle migliori [un solo punto conquistato, al Gran
Premio di San Marino – ndr].
Nel 1982 rientra alla Alfa Romeo, ottenendo buoni risultati
nell'arco delle due stagioni disputate con il team italiano, tra i quali
spiccano i due secondi posti al Gran Premio del Sud Africa e al Gran Premio di
Germania del 1983, chiudendo all'ottavo posto nel campionato del mondo.
Nel 1984 il passaggio alla Ligier, per due stagioni,
all'ombra dei più titolati compagni Francois Hesnault, nel 1984, e Jacques
Laffite, nel 1985. Da allora, ingaggi in scuderie di secondo piano hanno
ostacolato il grande talento del pilota romano, che ha guidato la
Minardi-Motori Moderni nel 1986, la Brabham-BMW nel 1987, la modesta Rial nel
1988, con la quale ha ottenuto un miracoloso quarto posto al Gran Premio degli
Stati Uniti.
Nel 1989 De Cesaris passa alla BMS Dallara, con la quale disputa due stagioni
sfortunate, ingabbiato a metà schieramento, complice una vettura non troppo
competitiva ne affidabile.
Nel 1991 si registra il passaggio alla debuttante Jordan
motorizzata Ford, dove finalmente De Cesaris può lottare per le zone medio-alte
della classifica, grazie a questa macchina veloce e affidabile, al di là delle
più rosee aspettative. Le buone prestazioni, però, non valgono la riconferma
del romano, che nel 1992 si accasa alla ormai decaduta Tyrrell, con la quale
disputa una buona prima stagione, per poi ottenere risultati disastrosi nella
stagione successiva.
Deciso ormai al ritiro dalla Formula Uno, nel 1994 arriva di
nuovo la chiamata della Jordan, solo a titolo temporaneo, per sostituire nelle
due gare successive lo squalificato Eddie Irvine.
Dopo la seconda avventura con il team irlandese, impreziosita
da un quarto posto conseguito a Montecarlo, arriva la chiamata della Sauber (in
seguito al grave incidente accaduto a Montecarlo a Wendlinger), con la quale
disputa nove gare e chiude la carriera in F1, diventando uno dei pochi piloti
ad aver superato i 200 GP disputati.