lunedì 16 luglio 2012

Jarno Trulli, pronto a rientrare nel Circus


Quando a inizio stagione la Ferrari era delusa dalle prestazioni di Felipe Massa il primo nome che si fece in sostituzione fu proprio quello di Jarno Trulli
"Intanto diciamo che la Ferrari non è una squadra che dopo poche gare scarica un pilota col quale lavora da una decina d'anni, quindi chi sosteneva un licenziamento in tronco non aveva capito niente. Certi giochi si fanno solo se ci sono situazioni estreme e con la Ferrari che non era competitiva a inizio stagione, non potevi prendertela col pilota. Detto questo, io sono sempre allenato, perché lasciando la Catheram non ho detto che mi ritiravo dalla F1, solo che per quest'anno non avrei partecipato al mondiale. E non è detto che in futuro non succeda ancora. Dopo tanti anni di F1 se devi giocarti una carta te la giochi con una squadra competitiva, non con una che parte nelle ultime file. Cosa mi darebbe ritornare o restare nel circo iridato e partire sempre in fondo? Non serviva a niente e questo vale anche per il futuro"

E la Ferrari?
"A chi non farebbe piacere parlare di Ferrari? Io sono sempre pronto, perché se arriva una offerta o una situazione interessante, mica posso dire di non essere in forma. Ma non credo che accadrà nulla di particolare, il mercato dei top team è sempre molto chiuso e ora che Webber ha rinnovato si chiudono altri spazi. Restano le squadre di secondo piano ma torniamo al punto di prima: quelli vogliono soldi per correre e io non sono certo un pilota pagante, come ho sempre dimostrato nella mia carriera, il mio unico sponsor è stato il talento"

Dopo un inizio di stagione con 7 vincitori diversi in 7 gare, che idea si è fatto del mondiale? Ne sente la mancanza?
"Diciamo che ogni tanto in televisione mi diverto a guardare le corse, c'è più equilibrio anche se molto dipende da come vengono sfruttate le gomme. Io sinceramente non mi sono pentito di aver mollato il team e i risultati mi stanno dando ragione. Rispetto all'anno scorso sulla macchina c'era solo il kers di nuovo, quindi due decimi al giro più veloce, ma oltre non si sarebbe andati. Quindi sono contento della scelta fatta, non mi rimprovero niente. Anzi, adesso sento che Petrov si lamenta che la squadra non è competitiva. Io devo solo ringraziarlo, sotto un certo aspetto, perché l'anno scorso non avevamo preso tutti gli stipendi previsti, c'erano fornitori da pagare e i soldi degli sponsor di Petrov ci hanno permesso di pagarli e di prendere lo stipendio previsto. La squadra ha bisogno di soldi, ma non è l'unica, è una situazione abbastanza comune ad esclusione di alcune formazioni, ora è più evidente a causa della crisi economica."

Durante lo scorso GP del Canada era a Montreal, subito si è pensato che fosse lì per sostituire qualche pilota. C’era qualcosa di vero dietro ai sospetti?
"No, ero a Montreal perché è una piazza importantissima per l'esportazioni dei miei vini, che stanno avendo molto successo. Ho partecipato a una manifestazione vinicola, una delle più importanti del mercato americano, ma mi sono tenuto alla larga dai box, dovevo rientrare prima in Europa per altri impegni."

Sul suo futuro agonistico si è parlato anche di F1 ma non solo. La Toyota ha fatto partire il programma Le Mans con la vettura ibrida e lei è rimasto molto legato alla squadra giapponese. Ma per restare alla Toyota ha perso una grossa occasion e che si chiama Ferrari
"Mi aveva chiamato Jean Todt alla Ferrari. Sono lusingato per l'offerta, ma Toyota aveva fatto un grosso investimento e non me la sono sentita di voltare loro la faccia."

Stralcio dell'intervista a Jarno Trulli realizzata e pubblicata dal "Il Centro.it" 

Dani Clos guiderà anche nelle libere di Hockenheim


Lo spagnolo Dani Clos, terzo pilota della Hrt, anche nel prossimo Gran Premio di Germania a Hockenheim prenderà il posto di Narain Karthikeyan nella prima sessione di prove libere del venerdì.

Il giovane iberico ha dichiarato: "Sono felice di avere l'opportunità di tornare nell'abitacolo della vettura dopo appena un paio di settimane. Si tratta di un'altra bella opportunità. A Silverstone non mi è stato possibile effettuare troppi chilometri a causa del maltempo, ma la mia sensazione è di aver fatto un buon lavoro, che si può essere rivelato utile anche alla squadra. Anche se è stato breve, abbiamo fatto un lavoro intenso sulla pista bagnata.”

Amarcord. Luca Badoer, una vita da mediano


Luca Badoer nasce a Montebelluna il 25 gennaio 1971. A quattordici anni debutta nei go-kart e diventa subito campione regionale. Nei due anni successivi si laurea campione nazionale nelle categorie 100cc e Super100cc.

Passa alla Formula 3 nel 1989, nel 1990 ottiene a Vallelunga la sua prima vittoria battendo Roberto Colciago e Alessandro Zanardi e nel 1991 ottiene altre 3 vittorie. 

Nel 1992 cambia categoria e corre in Formula 3000 diventando campione a bordo di una Reynard 92D-Cosworth, battendo piloti come Rubens Barrichello, Olivier Panis, David Coulthard, Andrea Montermini, Jean-Marc Gounon ed Emanuele Naspetti.

Pur dimostrando grandi qualità non è mai riuscito a salire sul treno giusto al momento giusto e allo stato attuale detiene il record di pilota che in assoluto ha corso più Gran Premi [51 – ndr] senza mai andare a punti.

Debutta in Formula Uno nel 1993, a soli 22 anni, al volante della Lola T93/30 Ferrari riuscendo a stare davanti in diverse occasioni al suo compagno di squadra, Michele Alboreto. Ottiene un settimo posto a Imola come miglior risultato dell’anno.

Nel 1994 diventa collaudatore della Minardi dove vi rimane anche l’anno successivo quando viene promosso pilota titolare al fianco di Pierluigi Martini e Pedro Lamy. I suoi migliori risultati sono due ottavi posti in Ungheria e Canada.

L’anno successivo emigra alla Forti ma la scelta non è delle migliori. Pur riuscendo a battere il compagno di squadra Andrea Montermini non riesce ad andare oltre il decimo posto come miglior risultato stagionale.

Nel 1997 viene ingaggiato dalla Ferrari per sostituire Nicola Larini come collaudatore, ruolo che ricopre fino al 2010. 

Il ritorno in Formula Uno avviene con la Minardi nel 1999. Ma anche questa stagione si rivela arida di soddisfazioni e decide di chiudere con il Circus. Una svolta alla sua carriera potrebbe darla l'incidente occorso a Michael Schumacher al Gran Premio di Gran Bretagna, ma la Scuderia Ferrari sceglie come sostituto il finlandese Mika Salo invece di promuovere a prima guida il collaudatore veneto, sorprendendo tutti gli addetti ai lavori.

Il grave incidente dii Felipe Massa in occasione del Gran Premio  d'Ungheria 2009 [e il gran rifiuto di Michael Schumacher di rimpiazzarlo nelle restanti gare della stagione – ndr] costringe i vertici di Maranello a rivolgersi a Luca per il proseguimento della stagione ma dopo due Gran Premi deludenti (17° a Valencia e 14° in Belgio) viene deciso di ingaggiare Giancarlo Fisichella prelevandolo dalla Force India.

Dal 1999 al 2010 ha accumulato 131.944 km di test, pari a 31.374 giri in 469 giorni di lavoro, quasi il doppio dei km percorsi da Rubens Barrichello, che con 67.891 detiene il record assoluto in carriera nei gran premi.

Alla fine del 2010 termina anche il suo compito come tester in Ferrari.