
Proprio il trionfo di Nico congela probabilmente in maniera definitiva, o almeno per quest’anno, le voglie di chi nel Consiglio d’Amministrazione era pronto a chiederne l'uscita dalla Formula Uno a fine 2012, visti i risultati non positivi e gli attriti con Ecclestone.
Bernie sta ridisegnando lo scacchiere della Formula Uno futura, con il rinnovo di un nuovo Patto della Concordia [a cui la Mercedes è contraria a causa delle suddivisioni degli introiti – ndr] e con la quotazione alla borsa di Singapore del 20% del capitale della CVC Capital Partners [per un valore stimato di 2 miliardi di dollari – ndr], il fondo che dal 2005 gestisce i diritti d’immagine del Circus, coinvolgendo team come Ferrari e Red Bull Racing, ma non quello tedesco.
Premesso ciò è quanto meno curioso mettere in rilievo l'anacronistico contrasto fra l'atteggiamento della FOM (Formula One Management) diretta da Ecclestone, e quello della Federazione Internazionale dell’automobile, diretta da Jean Todt. Da un punto di vista puramente tecnico, infatti, la Mercedes gode di una grande influenza all’interno della FIA.
Charlie Whiting prima [in Australia e Malesia] e il collegio dei commissari sportivi poi [in Cina] hanno decretato la regolarità del sistema dell'F-duct che le Mercedes W03 montano in perfetta sinergia con il funzionamento dell'ala mobile.
Ross Brawn aveva deciso d’inserirla sin dall’inizio nei disegni della monoposto 2012, mentre gli avversari [se vorranno copiare il dispositivo] dovranno trovare il modo di far passare i tubi senza sconvolgere un progetto che non li prevedeva. L'astuto ingegnere di Manchester ha saputo far approvare la complicata soluzione Mercedes, mentre è stato fra quelli in prima fila a far bocciare il correttore di assetto della Lotus che manteneva costante l'altezza da terra della monoposto in fase di frenata.
La sensazione è che stia crescendo il valore politico, oltreché tecnico della Mercedes: i tedeschi hanno l'ambizione di lottare per il mondiale l'anno prossimo. Nonostante la crisi economica, stanno rastrellando nel paddock tecnici e meccanici con proposte finanziariamente molto allettanti.
Basterà tutto questo per rimanere in Formula Uno e vincere il Mondiale?