La Brembo nasce nel 1961, come piccola officina. Nel 1964 inizia a produrre i primi dischi a freno, diretti al mercato del ricambio. Fino ad allora tutti i dischi erano importati dalla Gran Bretagna.
Nel 1975 la Ferrari si affida all'azienda bergamasca per le proprie vetture di Formula Uno e da allora è presente nel massimo campionato automobilisco mondiale.
Anche quest’anno Brembo si riconferma
leader nella massima serie degli sport motoristici, fornendo i propri
impianti frenanti a sei scuderie:
- Red Bull - Renault;
- Ferrari;
- Mercedes;
- Sauber - Ferrari;
- Toro Rosso - Ferrari;
- Hrt.
Brembo supporterà in
termini d’innovazione tecnologica, massima affidabilità e soluzioni
integrate il lavoro di ogni singolo team per affrontare nella maniera
più competitiva i regolamenti tecnici del 2012.
I nuovi impianti frenanti si sono evoluti seguendo le esigenze
imposte dai recenti regolamenti tecnici stabiliti dalla FIA e dai nuovi
pneumatici, due fattori che influenzeranno in maniera importante la
frenata. Effetto del bando dei “diffusori soffiati” sarà la diminuzione
del carico aerodinamico al posteriore rispetto al 2011 con una
conseguente ripartizione della frenata più spostata sull’asse anteriore.
Inoltre, le nuove vetture avranno bisogno di una superiore
controllabilità in frenata, parametro fondamentale per gestire al
meglio l’ingresso in curva ed evitare dannosi bloccaggi ruota. Le
ottime caratteristiche proprie del materiale in carbonio, impiegato da
Brembo per la realizzazione di dischi e pastiglie, consentiranno una
rapida adattabilità dell’impianto frenante alle nuove esigenze di guida
dei diversi piloti. Maggiore frenata all’anteriore per compensare la
minore deportanza al posteriore.
Le principali novità tecniche del
regolamento 2012 che possono influire sul lavoro degli impianti
frenanti sono: l’evoluzione dei pneumatici e l’eliminazione dell’effetto
deportante, favorito dagli “scarichi soffiati”. Quest’ultimo risultato è
stato raggiunto spostando l’uscita degli scarichi stessi dai profili
estrattori e modificando l’elettronica dei motori per evitare l’effetto
detonante in rilascio. Considerando che non ci si aspettano variazioni
sostanziali in termini di grip, la frenata non sarà particolarmente
influenzata dall’introduzione dei pneumatici con profili squadrati e
mescole a degrado costante. Invece, i cambiamenti regolamentari
introdotti dalla FIA riguardanti gli scarichi comporteranno una
significativa diminuzione del carico al posteriore con conseguente
ripartizione della frenata, che si sposterà ulteriormente sull’asse
anteriore. Questo renderà fondamentale la controllabilità della frenata:
fattore chiave del materiale in carbonio sviluppato da Brembo.Sistema
frenante “su misura”, ma carbonio uguale per tutti.
Negli anni Brembo si è adeguata alla necessità di una profonda
personalizzazione degli impianti frenanti legati alle diverse scelte
progettuali delle singole monoposto. Ciascuno dei sei team forniti
richiede un sistema frenante sempre più “su misura”, strettamente
integrato con il design della monoposto e soggetto ad uno sviluppo
continuo nel corso della stagione. I fattori che determinano la
personalizzazione di un impianto sono: la rigidezza, intesa come
miglior compromesso fra tutti gli elementi che compongono il corner
ruotaportamozzo – pinza freno, disco, cerchio – assieme al controllo dei
flussi d’aria all’interno della ruota, che contribuisce
all’acquisizione o alla perdita di punti di carico.
Ogni vettura, in
conformità alla configurazione aerodinamica, dispone di ingombri diversi
per l’installazione della pinza freno, cioè spazi, angoli di fissaggio
e posizione rispetto all’attacco delle sospensioni. A questo si
aggiunge una diversa scelta degli spessori di dischi e pastiglie
(all’interno del range stabilito da FIA). Il materiale del disco –
Brembo CER100 – e delle pastiglie – Brembo CCR400 – è invece uguale per
tutti i team forniti da Brembo, che prosegue nello studio in
quest’area, allo scopo di rendere i composti più gestibili, alla luce
degli ampi spettri di coppia e temperatura di esercizio.