Il segnale era ben definito sin dalla prima giornata, quando le monoposto sono scese in pista per le sessioni di prove.
Al venerdì il distacco cronometrico tra Alonso e Massa era di 6 decimi di secondo a favore dello spagnolo di Oviedo. Al sabato è salito ad 1 secondo mentre la domenica è schizzato ad oltre 1,6 secondi [facendo segnare tra l'altro il quintultimo tempo assoluto in gara, a ridosso di Caterham e Marussia - ndr].
Il dato emblematico e preoccupante, rende l'idea del caos tecnico e psicologico che regna nella metà del box dedicata al brasiliano di San Paolo.
Nelle parole di Felipe si legge tutta la sua frustrazione: "Peggio di così non mi sarei mai immaginato d'iniziare la stagione - esordisce Massa - Ho fatto una buona partenza che mi ha fatto recuperare delle posizioni, ma dopo solo 5 giri le mie gomme posteriori hanno avuto un decadimento improvviso che mi ha portato a sostituirle prima del previsto, ma il problema si è ripresentato ad ogni stint. Inoltre mi mancava un buon bilanciamento e sia in entrata che in uscita di curva la monoposto scivolava dappertutto"
La gara per il ferrarista si è poi conclusa al 46° giro, quando alla curva n° 4 nel tentativo di resistere al sorpasso all'esterno portato da Bruno Senna i due sono venuti al contatto. Inutile il rientro ai box nella speranza di una riparazione lampo.
La situazione dopo solo un Gran Premio è molto delicata come ammette lo stesso Team Principal del Cavallino Rampante, Stefano Domenicali: "Bisogna stare molto vicini a Felipe perchè è evidente che è sotto pressione e non sta vivendo un buon periodo. Ho chiesto ai suoi ingegneri e tecnici di analizzare la telemetria e tutti i dati a disposizione per cercare di tranquillizzarlo."
All'interno del team tutti sperano in una rapida reazione del brasiliano, perchè la fiducia incondizionata concessa al pilota dopo il biennio 2010/2011 sottotono, non può continuare ad essere rinnovata all'infinito senza prestazioni quantomeno accettabili.