La Procura di Monza ha iscritto sette persone nel registro degli indagati a vario titolo per false fatturazioni, altri reati fiscali e turbativa d'asta in relazione alla gestione della Sias spa, la società che gestisce l'autodromo di Monza.
Stamane gli uomini della Guardia di Finanza di Monza, su ordine del sostituto procuratore monzese Walter Mapelli, hanno perquisito gli uffici della Sias in autodromo e gli uffici e le abitazioni del direttore dell'autodromo Enrico Ferrari, del responsabile tecnico Giorgio Beghella Bartoli, del contabile Franco Becchere, del consulente Emanuele Vialardi, del presidente della 'ACP&Partners' che gestisce gli sponsor dell'autodromo, Marco Villa, del custode Davide Galbiati e del figlio Daniele.
I fatti contestati agli indagati si riferiscono ad un periodo che spazia dal 2007 al 2012. A presentare un esposto alla Procura di Monza sulla gestione della Sias [società pubblica in quanto posseduta dall'ACI - ndr] è stato il presidente del Consiglio di Amministrazione della Sias Paolo Guaitamacchi.
I fatti contestati agli indagati si riferiscono ad un periodo che spazia dal 2007 al 2012. A presentare un esposto alla Procura di Monza sulla gestione della Sias [società pubblica in quanto posseduta dall'ACI - ndr] è stato il presidente del Consiglio di Amministrazione della Sias Paolo Guaitamacchi.
Sotto accusa l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per almeno un centinaio di migliaia di euro a favore di società compiacenti che avrebbero consentito alla Sias di giustificare i ricavi di vendite in nero di biglietti di gare minori e permesso nel contempo alle società compiacenti di evadere il Fisco; una scarsa trasparenza con arricchimento personale nella gestione della società e dei fornitori e una presunta gara d'appalto irregolare per i servizi di ristorazione all'interno dell'autodromo.
Il custode e il figlio sono invece indagati di avere venduto nel 2007, in occasione della prevendita di biglietti per la gara Wtcc Gran Turismo, biglietti omaggio a 10 euro ciascuno.