Will Power trionfa nella terza gara del campionato Indycar sul circuito di Long Beach. Questa volta però l’australiano ha dovuto faticare e spremere al massimo la sua Penske perchè inseguito a ruota dal rookie Pagenaud sorprendentemente veloce e competitivo per tutta la gara.
La gara inizia col botto quando alla prima curva Newgarden, che partiva secondo, preso dalla foga e anche dall’inesperienza tenta immediatamente un attacco all’esterno di Franchitti che però lo manda a muro dopo un leggero contatto. Subito bandiere gialle e safety car in pista.
Alla ripartenza Franchitti si fa sorprendere da Wilson che va in prima posizione allungando giro dopo il giro. Lo scozzese campione del mondo invece inizia a lamentare cali di potenza al motore e inizia perdere posizioni su posizioni. Al 20° giro l’ex pilota di Formula Uno Bourdais finisce lungo e impatta le gomme. Altro ingresso della safety car.
Wilson in testa si ferma per il rifornimento. Pagenaud nel ripartire dal suo pit stop tocca una gomma del box successivo, solo uno spavento per il francese. Nella ripartenza è Sato a portarsi in testa sorprendendo Franchitti, entrambi non si sono fermati, mentre nelle retrovie Viso e Tagliani si toccano con il canadese che ha la peggio ma riesce a rientrare ai box effettuare delle riparazioni e ripartire.
Mike Conway viene tamponato da Rubens Barrichello e deve abbandonare la corsa mentre al giro 23 Marco Andretti decolla sulla vettura di Graham Rahal ma fortunatamente entrambi rimangono illesi ma si devono ritirare. Nello scontro è coinvolta anche Legge. Per la terza volta ecco uscire la vettura di sicurezza.
Poco prima della ripartenza è Dixon costretto al ritiro per motivi tecnici.
La parte centrale della corsa è spettacolare con continui tentativi di sorpasso. In particolare Barrichello Kanaan e Sato spingono forte e risalgono di numerose posizioni. Pagenaud che nel frattempo è passato al comando, spinge con un ritmo impossibile per gli altri piloti, ma il francese deve ancora effettuare la sosta ai box.
Così Will Power comincia a recupare e dopo aver superato il giapponese Sato si porta in seconda posizione aspettando la sosta di Pagenaud. Il francese a pochi giri dal termine rientra cedendo così il comando all’australiano.
Prima della fine della gara si verificano ancora dei contatti. Hunter-Reay attacca Sato per la terza posizione toccandolo e mandandolo in testacoda. Il giapponese perde molte posizioni mentre l’americano giungerà terzo ma nel dopo gara verrà penalizzato. Hinchcliffe 4° all’arrivo ringrazia per il podio conquistato.
All’ultima curva Barrichello viene toccato da Castroneves, causando un ingorgo con le macchine che sopraggiungono costrette a fermarsi. Il pilota del team Penske verrà penalizzato a fine gara.
1 | Power | Penske |
---|---|---|
2 | Pagenaud | Schmidt |
3 | Hinchcliffe | Andretti |
4 | Kanaan | KV |
5 | Hildebrand | Panther |
6 | Hunter-Reay | Andretti |
7 | Briscoe | Penske |
8 | Sato | Rahal |
9 | Barrichello | Kv |
10 | Wilson | Coyne |
11 | Jakes | Coyne |
12 | Viso | Kv |
13 | Castroneves | Penske |
14 | Carpenter | Carpenter |
15 | Franchitti | Ganassi |
16 | Servia | D&R |
17 | Bourdais | Dragon |
18 | Kimball | Ganassi |
19 | Legge | Dragon |
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