Il pilota Vitaly Petrov, probabilmente infastidito dal fatto che molti giornali specialmente italiani, lo abbiamo chiaramente definito "pilota con la valigia", contrattacca cercando di scrollarsi di dosso la scomoda etichetta di ‘pay-driver’, ma nel tentativo di farlo si avventa contro altri protagonisti della Formula Uno.
Sulle pagine del quotidiano “La Stampa”, il driver russo si esprime alla vigilia del primo Gran Premio in Australia in questi termini: “Non vedo nessuna differenza
tra me e Alonso. Tutti sanno che lui è finanziato con i soldi del Banco
Santander, sponsor della Ferrari. In ogni caso si arriva nel mondo dei
Gran Premi solo se si ha talento“.
Secondo "Autosprint" l'apporto economico garantito da Petrov per il 2012 alla Caterham si aggira sui 12 milioni di euro, grazie alla sponsorizzazione della Sibur, una delle più grandi aziende petrolchimiche della Russia.
Parlando poi del posto soffiato a Jarno Trulli, non si dice dispiaciuto per l’abruzzese: “La vita è dura“.
Vitaly ammette di avere pochi amici in F1, e di sicuro le sue parole non lo
aiuteranno a guadagnare la simpatia degli altri, specie degli italiani,
visto che quello che pensa dei nostri giovani piloti: “Non vedo la scintilla dentro di loro, non hanno passione“.
Ci sono critiche anche per Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Ferrari, che denuncia la
troppa importanza dell’aerodinamica sulle monoposto odierne, con poche
possibilità di travaso sui prodotti di serie: “Quando non stai vincendo -dice il pupillo di Vladimir Putin- è facile lamentarsi“.
Nessun commento:
Posta un commento