E con Hockenheim fanno tre. Fernando Alonso e la Ferrari
dominano in terra tedesca e ora provano l’allungo nel campionato piloti. Dopo
Sepang e Valencia ecco che “Nando” incanta con un altro capolavoro di velocità
e intelligenza tattica.
Partito bene dalla pole, è stato costantemente messo sotto
pressione prima da Sebastian Vettel, poi da Jenson Button. Una gara durissima,
ma che Alonso ha saputo gestire da campione prendendo il massimo dei punti e
incrementando il proprio vantaggio nella classifica generale su Mark Webber,
che rimane secondo. L'australiano della Red Bull non è riuscito a reuperare
come si pensava dopo la penalità in qualifica per la sostituzione del cambio,
rimanendo costantemente invischiato nelle posizioni tra la quinta e la decima,
concludendo ottavo.
Ci ha pensato Vettel a tenere alto l'onore di una nervosa
Red Bull, avvicinatasi al GP con la scure della FIA per quanto riguarda la
regolarità delle mappature del motore. Vettel è sempre stato secondo, poi si è
arrabbiato non poco quando Lewis Hamilton [che ha forato nei primissimi giri
finendo sui detriti dell'ala di Felipe Massa – ndr], si è sdoppiato con forza.
Vettel ha perso il passo e dopo il secondo pit-stop, anche la seconda piazza a
vantaggio di Button. L'inglese, al volante di una McLaren profondamente
rivista, in pratica una versione B della MP4/27, ha disputato finalmente una
gara che fa onore al suo nome.
Button a un certo punto sembrava più veloce di Alonso e la
Ferrari dava l'idea di essere spacciata. Ma lo spagnolo non ha mai ceduto e a
un certo punto è stato Button a rallentare venendo così raggiunto e superato da
Vettel in vista del traguardo. Un sorpasso che però è stato considerato
irregolare dai commissari perché affettuato utilizzando la via di fuga, con
tutte le quattro ruote fuori dalla carreggiata e quindi punito con 20’ sul
tempo finale e che hanno relegato Vettel al quinto posto.
Terzo quindi un
combattivo Kimi Raikkonen, che ha realizzato splendidi sorpassi nei 67 giri di
gara. Dietro alla Lotus E20 Renault uno strepitoso Kamui Kobayashi sulla Sauber
C31 Ferrari, poi come detto Vettel e in sesta piazza troviamo l’altra Sauber
con Sergio Perez.
Molto veloce e determinato anche Michael Schumacher, settimo
con una Mercedes che però si è dovuta inchinare a Lotus e Sauber dovendo
effettuare tre pit-stop per l'eccessiva usura delle gomme. Mark Webber, partito
8° è giunto nella medesima posizione dopo una gara incolore.
Ci si aspettava di
più dalla Force India-Mercedes, quarta in qualifica con Nico Hulkenberg. Il
tedesco però, non aveva il passo dei rivali. Si è difeso bene e ha concluso
nono davanti a Nico Rosberg, bravo a rimontare dal fondo. Massa ha urtato
Daniel Ricciardo dopo pochi metri danneggiando il muso. Si è così fermato per
sostituirlo perdendo ogni chance di arrivare a punti.
La Williams-Renault è sparita nel corso del Gran Premio dopo
che Pastor Maldonado aveva dato la sensazione di poter ottenere qualcosa di
importante.
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