Alla fine della stagione 2005, Peter Sauber decide di cedere il team da lui fondato nel 1993 al costruttore Bmw. L'esperienza della casa di Monaco di Baviera però è breve e arida di risultati [in proporzione agli investimenti effettuati e alle ambizioni dichiarate], così a fine 2010 per evitare la chiusura della scuderia, Sauber a 67 anni compiuti, decide di ritornare al comando della sua storica creatura.
L'imprenditore svizzero, eredita una struttura aziendale cresciuta enormemente che, senza l'appoggio di un grande costruttore, diventa insostenibile facendo traballare la situazione finanziaria della scuderia.
La crisi economica, la fuga degli sponsor e l'abbandono della Bmw fanno si che il budget per la stagione 2011 si attesti in 75 milioni di euro, contro gli oltre 165 degli anni precedenti
Così nel 2011, Sauber avvia una profonda ristrutturazione, che purtroppo passa anche dal licenziamento di 250 dipendenti.
Su questa scia di difficoltà si è aperta anche la stagione 2012. La squadra si trova a dover affrontare un difficile momento economico e una sempre maggiore difficoltà a reperire sponsor munifici.
"In questa Formula Uno moderna ci sono molti team che hanno problemi finanziari più o meno gravi, anche se in questo settore è abbastanza normale come cosa. Per noi sicuramente i buoni risultati ottenuti in Australia e Malesia ci possono aiutare a trovare nuovi partner commerciali per guardare con ottimismo al futuro" racconta Peter Sauber.
Sulla stessa linea anche il team manager degli svizzeri, Monisha Kalternborn: "Questa è la miglior risposta possibile per mostrare a tutti la nostra potenzialità e spero che gli ottimi risultati ci possano portare a concludere qualche importante accordo commerciale."
Il budget preventivato dal team per la stagione 2012 è stimato in 65 milioni di euro e al momento risulterebbe coperto al 90% del suo importo, anche se dal team confermano la raccolta totale del fabbisogno.
Nessun commento:
Posta un commento