La reazione verbale violenta avuta da Sebastian Vettel a motori spenti nei confronti del pilota indiano Karthikeyan è stata duramente criticata da molti piloti, soprattutto quelli abituati costantemente a combattere oltre che con il volante della propria monoposto anche con le bandiere blu esposte dai commissari.
Definire il pilota della HRT un cetriolo prima e un’idiota poi ha fatto traboccare il vaso.
Qui di seguito i commenti dei piloti intervistati a riguardo:
KARTHIKEYAN:
"Vettel ha reagito come un bambino e sentire cose del genere da parte di un duplice campione del mondo è una vergogna, veramente un comportamento non professionale, quasi infantile. Quando sono andato a lamentarmi con i commissari dei 20 secondi di penalità neanche mi sono stati a sentire, chissà cosa gli aveva detto Vettel prima. Ma io ho vinto in tutti i campionati in cui ho corso prima di arrivare in F.1, non ho certo bisogno del certificato di Vettel".
PETROV:
“Vettel non avrebbe dovuto dire niente e neppure mostrare il dito medio a Karthikeyan. Capisco le emozioni che si possono provare durante una gara, ma ti devi controllare. Narain non ha fatto nulla di strano, non gli è andato addosso, non ha cambiato traiettoria. Sebastian lo ha passato e ha iniziato a girarsi, chiudendo la traiettoria e il pilota della HRT ha continuato ad andare dritto per la sua strada".
GLOCK:
“Non si può mancare di rispetto in questo modo ad un collega. Avere una macchina più veloce di un’altra non ti dà il diritto di avere queste reazioni. Dovrebbe fermarsi e riflettere”.
A Vettel una grande lezione umana l’ha data indirettamente Jenson Button, reo di aver colpito sempre Karthikeyan nelle prime fasi di gara distruggendo la propria ala anteriore e gettando al vento un risultato sicuro: “E’ stata tutta colpa mia. Anzi, se penso a che errore ho fatto, mi viene quasi da ridere."
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