Come ogni lunedì post Gran Premio, eccoci di nuovo qui a scrivere con il solito odioso interrogativo che è di costante attualità sin dal Gran Premio Australia, a tutti gli addetti ai lavori e tifosi e a cui prima o poi bisognerà dare una risposta. Quanto potrà ancora durare Felipe Massa alla Ferrari?
La F2012 modificata portata al Montmelò non ha garantito al brasiliano quel salto di qualità che ci si attendeva e che invece ha ampiamente compiuto il suo compagno di team Alonso. Il pilota paulista ha concluso il Gran Premio di Spagna a Barcellona in 15° posizione, davanti solamente alle desolanti Caterham, Marussia e Hrt.
Dopo un’inizio di stagione dove la parola d’ordine di Maranello nei confronti di Massa era fiducia ad oltranza ora iniziano a affiorare i primi malumori. Dopo cinque Gran Premi, Fernando Alonso, comanda la classifica generale con 61 punti [e 1 vittoria all’attivo – ndr] mentre Felipe è fermo a quota 2. Troppo poco per un pilota da Ferrari, troppo poco per la Ferrari, che se vuole ancora provare a vincere il campionato costruttori, tanto caro al Presidente Montezemolo, dovrà per forza di cose prendere delle decisioni drastiche e soprattutto veloci.
Al momento la Ferrari è in quarta posizione nel costruttori, con quasi la metà dei punti della primatista Red Bull, che dal canto suo può contare su Mark Webber che ha già conquistato la bellezza di 48 punti.
Quindi dato quasi per appurato che il problema di Massa è psicologico e non tanto di adattamento alla nuova monoposto ci si deve domandare se ha ancora senso offrire un sedile per l’intera stagione ad un pilota che si sta autodistruggendo la carriera, piuttosto che appiedarlo per dargli modo di staccare con il Circus nella speranza che qualche team principal lo possa ingaggiare per il prossimo anno.
Dopo la buona performance del team in Spagna, per il Cavallino si prospetta un momento delicato. Perché comunque sia decidere di giubilare Felipe non può e non deve essere un compito facile, per tutto quello che il brasiliano ha fatto e dato alla Ferrari in questi anni, ma il team deve prendere la consapevolezza, che per salvare la stagione e provare a battagliare fino alla fine con Lotus, Red Bull e McLaren c’è bisogno di un secondo pilota più produttivo e cattivo … sempre che ormai non sia troppo tardi.
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