Derek Stanley Arthur Warwick, questo è il suo nome completo, è nato a Alresford in Inghilterra il 27 agosto 1954.
Dopo aver vinto nel 1971 il campionato Superstox Inglese a soli 16 anni, Derek nel 1978 vince anche quello di Formula 3 Inglese.
Warwick approda così nel 1981 in Formula Uno con la malconcia e poco competitiva Toleman senza riuscire però mai a qualificarsi se non al gran Premio degli Stati Uniti. L’anno successivo non avendo ricevuto altre offerte decise di rimanere con il team inglese. L’unica soddisfazione dell’anno fu il giro più veloce in Olanda. Sempre in Toleman nel 1983 Warwick conquistò i primi buoni risultati con nove punti totali, ottenuti tutti nelle ultime quattro gare.
Queste prestazioni gli valsero una chiamata per l'anno successivo dalla Renault. La stagione fu molto buona con la conquista del settimo posto in classifica finale, battendo il compagno di squadra Patrick Tambay, e ottenendo quattro podi in Sud Africa, Blegio, Inghliterra e Germania.
Il 1985 fu invece fortemente negativo, con soli cinque punti conquistati nell’arco dell’intera stagione.
Nel 1986, con il ritiro dalla Formula Uno della Renault, Derek tenta di trovare posto alla Lotus, ma il suo ingaggio fu fortemente osteggiato dal primo pilota della scuderia, l’astro nascente Ayrton Senna. Decide quindi di correre nella categoria Sport e, con la Jaguar, vince a Silverstone. Ha l'occasione di ritornare nel Circus lo stesso anno quando va a sostituire lo sfortunato pilota italiano Elio De Angelis alla Brabham. L’inglese però, finisce la stagione senza ottenere alcun punto e, per uno soltanto, perde anche il titolo mondiale per vetture Sport.
Nel 1987 il pilota inglese cambiò ancora squadra passando alla Arrows, chiudendo la stagione con tre punti. Rimase nella stessa scuderia per altre due stagioni, nel 1988 conquistò la settima piazza finale e 17 punti, ottenuti grazie a vari piazzamenti mentre nel 1989, Warwick conquistò solamente sette punti.
Nel 1990 passa alla Lotus. La squadra è allo sbando e Derek riesce ad aggiudicarsi solo tre punti nel mondiale così, nei due anni seguenti, decide di correre solo con le Sport. Vince a Silverstone, a Monza ed al Nurburgring con la TWR Jaguar, poi passa alla Peugeot. Con la 905 della casa francese vince ancora a Silverstone, a Suzuka e si aggiudica la prestigiosa 24 ore di Le Mans vincendo anche il titolo mondiale della categoria assieme al francese Yannick Dalmas..
Rientra in Formula Uno nel 1993 alla Footwork. Al termine della stagione, chiusa con quattro punti, decise di ritirarsi dal Circus.
Partecipa ancora al campionato turismo britannico con l'Alfa Romeo, ritorna nuovamente a Le Mans nel 1997 e nel 1998, poi fonda la sua scuderia: la Triple 8 Race di cui è direttore e di cui si occupa attualmente.
Derek Warwick nella sua carriera ebbe incidenti spettacolari ma per fortuna sempre incruenti.
Quello a Monza, nel corso del primo giro del Gp di Italia del 1990, lo vide sbucare dalla sua Lotus a testa in giù all'uscita della parabolica come se nulla fosse successo dopo un volo di 150 metri e guardarsi intorno come per capire perché tutti lo indicassero come un alieno.
Qualche anno dopo, nel warm up del Gp del Germania del 1993, sotto la pioggia infida e traditrice di Hockenheim, fu protagonista di un altro incidente molto simile: nel senso che anche in quel caso si trovò a sfilarsi dalla macchina, la Footwork quella volta, a testa in giù nella ghiaia.
Warwick in quell’occasione venne portato nell'infermeria del circuito per un controllo di rito. Il medico Sid Watkins tra i vari controlli fece anche quelli ai condotti uditivi, e con sua grande sorpresa trovò tracce di terra al loro interno. Il dottore un po' perplesso e un po' divertito gli mostrò alcuni granelli di quella terra:
"E' il tuo cervello?"
Derek Warwick senza scomporsi abbozzò un sorriso.
"No è ancora la terra di Monza, la riconosco."
Decisamente piloti di un’altra generazione …
Dopo aver vinto nel 1971 il campionato Superstox Inglese a soli 16 anni, Derek nel 1978 vince anche quello di Formula 3 Inglese.
Warwick approda così nel 1981 in Formula Uno con la malconcia e poco competitiva Toleman senza riuscire però mai a qualificarsi se non al gran Premio degli Stati Uniti. L’anno successivo non avendo ricevuto altre offerte decise di rimanere con il team inglese. L’unica soddisfazione dell’anno fu il giro più veloce in Olanda. Sempre in Toleman nel 1983 Warwick conquistò i primi buoni risultati con nove punti totali, ottenuti tutti nelle ultime quattro gare.
Queste prestazioni gli valsero una chiamata per l'anno successivo dalla Renault. La stagione fu molto buona con la conquista del settimo posto in classifica finale, battendo il compagno di squadra Patrick Tambay, e ottenendo quattro podi in Sud Africa, Blegio, Inghliterra e Germania.
Il 1985 fu invece fortemente negativo, con soli cinque punti conquistati nell’arco dell’intera stagione.
Nel 1986, con il ritiro dalla Formula Uno della Renault, Derek tenta di trovare posto alla Lotus, ma il suo ingaggio fu fortemente osteggiato dal primo pilota della scuderia, l’astro nascente Ayrton Senna. Decide quindi di correre nella categoria Sport e, con la Jaguar, vince a Silverstone. Ha l'occasione di ritornare nel Circus lo stesso anno quando va a sostituire lo sfortunato pilota italiano Elio De Angelis alla Brabham. L’inglese però, finisce la stagione senza ottenere alcun punto e, per uno soltanto, perde anche il titolo mondiale per vetture Sport.
Nel 1987 il pilota inglese cambiò ancora squadra passando alla Arrows, chiudendo la stagione con tre punti. Rimase nella stessa scuderia per altre due stagioni, nel 1988 conquistò la settima piazza finale e 17 punti, ottenuti grazie a vari piazzamenti mentre nel 1989, Warwick conquistò solamente sette punti.
Nel 1990 passa alla Lotus. La squadra è allo sbando e Derek riesce ad aggiudicarsi solo tre punti nel mondiale così, nei due anni seguenti, decide di correre solo con le Sport. Vince a Silverstone, a Monza ed al Nurburgring con la TWR Jaguar, poi passa alla Peugeot. Con la 905 della casa francese vince ancora a Silverstone, a Suzuka e si aggiudica la prestigiosa 24 ore di Le Mans vincendo anche il titolo mondiale della categoria assieme al francese Yannick Dalmas..
Rientra in Formula Uno nel 1993 alla Footwork. Al termine della stagione, chiusa con quattro punti, decise di ritirarsi dal Circus.
Partecipa ancora al campionato turismo britannico con l'Alfa Romeo, ritorna nuovamente a Le Mans nel 1997 e nel 1998, poi fonda la sua scuderia: la Triple 8 Race di cui è direttore e di cui si occupa attualmente.
Derek Warwick nella sua carriera ebbe incidenti spettacolari ma per fortuna sempre incruenti.
Quello a Monza, nel corso del primo giro del Gp di Italia del 1990, lo vide sbucare dalla sua Lotus a testa in giù all'uscita della parabolica come se nulla fosse successo dopo un volo di 150 metri e guardarsi intorno come per capire perché tutti lo indicassero come un alieno.
Qualche anno dopo, nel warm up del Gp del Germania del 1993, sotto la pioggia infida e traditrice di Hockenheim, fu protagonista di un altro incidente molto simile: nel senso che anche in quel caso si trovò a sfilarsi dalla macchina, la Footwork quella volta, a testa in giù nella ghiaia.
Warwick in quell’occasione venne portato nell'infermeria del circuito per un controllo di rito. Il medico Sid Watkins tra i vari controlli fece anche quelli ai condotti uditivi, e con sua grande sorpresa trovò tracce di terra al loro interno. Il dottore un po' perplesso e un po' divertito gli mostrò alcuni granelli di quella terra:
"E' il tuo cervello?"
Derek Warwick senza scomporsi abbozzò un sorriso.
"No è ancora la terra di Monza, la riconosco."
Decisamente piloti di un’altra generazione …
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