Romain Grosjean ha completato negli primi due Gran Premi della stagione solamente 5 giri, collezionando due incidenti, rispettivamente con Maldonado e Schumacher, un testacoda e un’uscita finale nella ghiaia. Dopo tutte queste disavventure il telaio del pilota francese, demonimato E20-01, è tornato ad Enstone per una serie di test per verificarne ancora l’efficacia e la sicurezza.
Paul Seaby, direttore del reparto corse, ha raccontato nella giornata di ieri tramite il sito ufficiale della Lotus F1, come le operazioni lunghe e complesse lasceranno quel telaio lontano dalla pista per più di 30 giorni: “Il telaio và adesso al centro Ricerca & Sviluppo [R&S – ndr], poi dovrà superare un test aerodinamico negli Stati Uniti. Dopo la gara di Melbourne non avevamo previsto questi test, ma visti i fatti della Malesia e i danni subiti, è giusto portarlo indietro per le riparazioni e fare tutto quello che è necessario per rimetterlo in pista”.
Probabilmente l’E20-01 tornerà ad essere a disposizione solamente per il Gran Premio di Spagna, a metà maggio. Nel frattempo, Grosjean potrà correre in Cina e Bahrain con il chassis E20-04.
“E’ un lavoro piuttosto lungo, anche perché dopo i problemi avuti durante i test pre-stagione, questa sarà la prima volta che il team di ricerca e sviluppo avrà modo di mettere le mani sul telaio e lavorare anche sul setup. Siamo fiduciosi perché abbiamo già qualche solida idea di come migliorare. La vettura è arrivata in fabbrica mercoledì e starà sulla piattaforma fino a lunedì. A conti fatti, avremo solo nove giorni per poterci lavorare prima di mandarla presso una struttura del North Carolina, in USA. Lì usiamo una galleria del vento che ci permette di replicare il flusso d’aria e vedere come si comporta. E’ molto utile, perché è una galleria tarata per modelli al 60% e ci consente anche di paragonare i nostri dati al CFD. E’ una buona occasione per provare gli aggiornamenti che porteremo sulla macchina” conclude Seaby.
Nessun commento:
Posta un commento