Una gara incredibile e con un finale sensazionale. Con il potere di tutta l'esperienza da pluricampione, Dario Franchitti ha conquistato la sua terza 500 Miglia di Indianapolis. Lo scozzese ha rintuzzato all'ultimo giro un attacco veemente da parte del giapponese Takuma Sato, che si è trovato ad avere la possibilità di conquistare il successo della vita, finendo però in testacoda e poi a muro a due curve dall’arrivo.
I sorpassi per la leadership, favoriti anche dalla scia della nuova Dallara DW12 sono stati oltre 30 superando così il record assoluto che resisteva dal lontano 1960.
Scambiatosi diverse volte di posizione con Dixon, Franchitti l'ha superato di forza, iniziando l'ultimo giro al top. Colossale il suo recupero dal fondo, dopo che Ernesto Viso l'aveva spedito in testacoda ai box durante le prime soste. Dixon ha chiuso Secondo, mentre Tony Kanaan, primo dei piloti motorizzati Chevrolet, ha preceduto Oriol Servia, Ryan Briscoe e James Hinchcliffe.
Appena fuori dalla top-10 uno straordinario Rubens Barrichello che ha lottato con gli specialisti degli ovali per tutti i 200 giri di gara. Sfortunato invece Jean Alesi che dopo soli 14 giri ha dovuto alzare bandiera bianca per un guasto alla sua Lotus.
Oltre alla prova di Franchitti, che ha mostrato quanto fossero infondati i dubbi sulle sue motivazioni dopo la conquista del campionato del mondo, è stata da incorniciare anche quella della Honda. I giapponesi hanno ribaltato tutti i pronostici della vigilia grazie ad ottime performance e al poco consumo.
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