Gerhard Gribkowsky, ex banchiere ed intermediario finanziario, avrebbe
ammesso davanti ad una corte tedesca di avere incassato una tangente da
44 milioni di dollari da parte di Bernie Ecclestone.
Ex dirigente della
banca BayernLB, che aveva "ereditato" un'ampia quota dei diritti
commerciali della Formula 1 dopo la bancarotta del gruppo Kirch, si
sarebbe adoperato per agevolarne la cessione al fondo CVC, gradito ad
Ecclestone. Secondo l'accusa, per contro alla somma pagata a Gribkowski,
Ecclestone avrebbe incassato una commissione di intermediazione da
circa 66 milioni da parte della banca, di proprietà pubblica.
In seguito alle sue dichiarazioni, la posizione dell'ottantunenne patron della Formula 1 si rende più traballante. Interpellato al riguardo dal Daily Telegraph Ecclestone, la cui difesa sostiene che i 44 milioni furono frutto di indebite pressioni da parte di Gribkowski, ha bollato le dichiarazioni come una mossa "per salvare sé stesso".
In seguito alle sue dichiarazioni, la posizione dell'ottantunenne patron della Formula 1 si rende più traballante. Interpellato al riguardo dal Daily Telegraph Ecclestone, la cui difesa sostiene che i 44 milioni furono frutto di indebite pressioni da parte di Gribkowski, ha bollato le dichiarazioni come una mossa "per salvare sé stesso".
L'ex finanziere avrebbe
accettato un accordo per scontare la propria pena dai 15 anni che
sembravano ormai probabili ad una permanenza in carcere tra i 7 e i 9
anni.
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