Neanche le pessime condizioni del circuito di Belle Isle hanno fermato la trionfale cavalcata di Scott Dixon che, partito dalla pole, ha comandato ogni giro della gara vincendo meritatamente nella tana della Chevrolet, quarta con Will Power.
La gara è stata infatti condizionata dal distaccamento dalla sede stradale di alcuni pezzi di asfalto che con il passaggio delle vetture schizzavano in aria come schegge mettendo in pericolo l’incolumità dei piloti. A farne le spese più di tutti è stato James Hinchcliffe, il quale impattando contro un pezzo staccatosi in precedenza ha perso il controllo della vettura ed è finito violentemente contro le barriere esterne, uscendo illeso dall’abitacolo.
Le battute iniziali delineavano le gerarchie in pista: Dixon in testa solitario, Power e Pagenaud dietro ad inseguire e più staccati gli altri, tutti accodati a Viso che faceva da tappo. Kanaan intanto si fermava ai box cercando di risolvere a suo favore la situazione cambiando strategia rispetto ai primi.
Una volta finiti i valzer dei pit-stop, Kanaan si è ritrovato nelle zone calde della classifica, occupate sempre da Dixon, Power e Pagenaud, di un altro passo rispetto tutti gli altri, benché proprio Kanaan facesse segnare il miglior giro. Da li a breve la pista avrebbe iniziato a perdere i pezzi con il conseguente stop dato dalla bandiera rossa.
Dopo ben due ore di riparazioni del manto stradale, alla ripartenza Dixon ha mantenuto il controllo delle operazioni su Pagenaud, astutamente secondo nei confronti di Power, poi Franchitti e Servia. Dopo pochi metri ancora bandiera gialla per un contatto di Andretti con Viso, quest’ultimo fermo in mezzo alla pista.
Alla successiva bandiera verde, Franchitti ha sorpreso Pagenaud e si è portato in seconda posizione mantenendola fin sotto la bandiera a scacchi. Quarto posto per l’eccellente Oriol Servia su Kanaan, poi Hunter-Reay, Kimball, Conway e Tagliani a chidere la top-10. Ottima la quattordicesima piazza di Simona de Silvestro su Dallara/Lotus, alla sua miglior gara stagionale. Weekend terribile per Barrichello, ritirato all’11esimo giro dopo una lunga serie di problemi d’assetto e noie al motore della sua monoposto.
La gara è stata infatti condizionata dal distaccamento dalla sede stradale di alcuni pezzi di asfalto che con il passaggio delle vetture schizzavano in aria come schegge mettendo in pericolo l’incolumità dei piloti. A farne le spese più di tutti è stato James Hinchcliffe, il quale impattando contro un pezzo staccatosi in precedenza ha perso il controllo della vettura ed è finito violentemente contro le barriere esterne, uscendo illeso dall’abitacolo.
Le battute iniziali delineavano le gerarchie in pista: Dixon in testa solitario, Power e Pagenaud dietro ad inseguire e più staccati gli altri, tutti accodati a Viso che faceva da tappo. Kanaan intanto si fermava ai box cercando di risolvere a suo favore la situazione cambiando strategia rispetto ai primi.
Una volta finiti i valzer dei pit-stop, Kanaan si è ritrovato nelle zone calde della classifica, occupate sempre da Dixon, Power e Pagenaud, di un altro passo rispetto tutti gli altri, benché proprio Kanaan facesse segnare il miglior giro. Da li a breve la pista avrebbe iniziato a perdere i pezzi con il conseguente stop dato dalla bandiera rossa.
Dopo ben due ore di riparazioni del manto stradale, alla ripartenza Dixon ha mantenuto il controllo delle operazioni su Pagenaud, astutamente secondo nei confronti di Power, poi Franchitti e Servia. Dopo pochi metri ancora bandiera gialla per un contatto di Andretti con Viso, quest’ultimo fermo in mezzo alla pista.
Alla successiva bandiera verde, Franchitti ha sorpreso Pagenaud e si è portato in seconda posizione mantenendola fin sotto la bandiera a scacchi. Quarto posto per l’eccellente Oriol Servia su Kanaan, poi Hunter-Reay, Kimball, Conway e Tagliani a chidere la top-10. Ottima la quattordicesima piazza di Simona de Silvestro su Dallara/Lotus, alla sua miglior gara stagionale. Weekend terribile per Barrichello, ritirato all’11esimo giro dopo una lunga serie di problemi d’assetto e noie al motore della sua monoposto.
Detroit, 03 giugno 2012:
1 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 60 giri2 - Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 1"9628
3 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 2"4773
4 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 3"5435
5 - Oriol Servia (Dallara DW12-Chevy) - D&R - 9"6619
6 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 10"1676
7 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 10"6455
8 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 11"1048
9 - Mike Conway (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 11"5315
10 - Alex Tagliani (Dallara DW12-Honda) - Herta - 12"5688
11 - Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 24"5855
12 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 25"0071
13 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 26"6600
14 - Simona de Silvestro (Dallara DW12-Lotus) - HVM - 28"4369
15 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 1 giro
16 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1 giro
17 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1 giro
18 - EJ Viso (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1 giro
19 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 2 giri
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