Oggi nel corso di una conferenza stampa il governo del Bahrain attraverso il proprio Ministro degli Interni garantisce che la sicurezza del Gran Premio in programma il prossimo 22 aprile sarà totale e assicurata da un servizio imponente ma di basso profilo. Pronti anche vari piani supplementari per evitare invasioni di pista e dei box da parte di possibili manifestanti.
Malgrado queste continue e ormai paradossali assicurazioni, crescono finalmente i dubbi da parte del Circus sulla necessità di andare a correre nel piccolo Emirato del Golfo Persico.
Allo stato attuale, secondo fonti confidenziali ed interne alla FIA sembra che 10 teams su 12 [tranne McLaren e Lotus – ndr] siano fermamente contrari alla trasferta.
Che qualcosa si stia muovendo ormai è indubbio e Ecclestone non potrà più far finta di nulla. A tal proposito Bernie, stamane, ha rilasciato al Guardian la seguente dichiarazione: “Decidano i manager delle scuderie. Se i team non vogliono andare, noi non possiamo di certo costringerli.”
Il presidente della Federazione, Jean Todt è in viaggio verso la Cina per discutere con le squadre i termini dell’eventuale cancellazione e spostamento della gara a data da destinarsi. La riunione è stata fissata per giovedi mattina presso il circuito di Shanghai.
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