martedì 3 aprile 2012

Barrichello dice la sua su Felipe Massa

In un'intervista concessa a Globoesporte.com Rubens Barrichello ha dato la propria opinione sulla situazione tesa che sta vivendo Felipe Massa in questo periodo: “Non è un problema di velocità, è qualcosa che deve risolvere dentro di lui, dentro la sua testa. Deve chiudere gli occhi, e ricordare quanto si diverte a fare quello che gli piace, ovvero correre.”

Nella mia carriera, tutte le volte in cui mi sono perso, cercavo di ricordare a me stesso che quello che facevo era ciò che mi piaceva di più. E come pilota dovevo rilassarmi e poi pensare a progredire e a migliorare la vettura. E’ solamente un momento, e la Formula 1 come la vita, ha dei momenti buoni e dei momenti cattivi, ma l’importante è reagire."
"Certo in Ferrari ormai hanno attenzioni molto particolari per Fernando Alonso, perché è uno dei migliori piloti al mondo, se non il migliore. Ma per Felipe questo dovrebbe essere solo un incentivo maggiore a fare bene.” ha concluso il brasiliano

Chris Horner, cronologia di un vincente

Horner inizia la carriera automobilisca giovanissimo sui kart; alla fine del 1991 vince una borsa di studio per poter disputare con la Manor Motorsport in Formula Renault la stagione 1992. A fine stagione risulterà essere il miglior rookie, cogliendo anche un successo.

Nel 1994 passa in Formula 3 inglese con la scuderia Fortec e l’anno seguente approda al team ADR. Nel 1996 gareggia sia in F3000 che in Formula 2 con il team TOM’S.
Il 1997 è l’anno della prima svolta professionale. A soli 24 anni decide di fondare la scuderia Arden International, partecipando al campionato di Formula 3000 in veste sia di pilota che di manager. Il miglior risultato lo ottenne a Jerez de la Frontera (Portogallo) nel fine settimana in cui Schumacher si suicida addosso a Jacques Villeneuve e perde il campionato. Horner arriva sesto, dieci posti più in alto rispetto al suo piazzamento medio: “Ci fu un incidente che eliminò un bel po’ di macchine. La categoria all’epoca era competitiva, quindi per me fu un buon risultato. Ma solo perché alla fine della gara io ero ancora là e gli altri no”.

Due stagioni più tardi decise di appendere il casco al chiodo: “A 24 anni ho avuto il coraggio di dire a me stesso che non ero abbastanza veloce come gli altri contro cui gareggiavo, gente del calibro di Juan Pablo Montoya, Tom Kristensen, Pedro De La Rosa e Nick Heidfeld. Ho preferito concentrarmi sul’attività manageriale, continuando come proprietario della Arden”

In sei anni, con la sua innovativa metodologia di lavoro e la sua tenacia, portò l’Arden ad essere una squadra imbattibile. Vinse in F3000 il titolo costruttori nel 2002-2003 e 2004, mentre il titolo piloti nel 2003 con lo svedese Bjorn Wirdheim e nel 2004 con l’italiano Vitantonio Liuzzi. Horner è anche stato lo scopritore di Heikki Kovalainen, Sébastien Buemi, Bruno Senna, Neel Jani e Tomas Enge.

La Arden ha preso parte anche ai campionati di A1 GP, GP2, GP2 Main Series e GP2 Asian Series, GP3, Formula 3.

Verso la fine 2004, sull’onda del successo viene notato e messo sotto contratto da Dietrich Mateschitz che sta per fondare la scuderia Red Bull Racing in Formula Uno sulle ceneri della defunta Jaguar. Così a soli 36 anni è diventato il team principal più giovane di tutti i tempi: “Non smetterò mai di essere riconoscente a Mateschitz per l’opportunità che mi ha concesso e per tutta la fiducia che ha riposto in me”

Dopo un avvio difficile nel 2006 arriva il primo podio con David Coulthard nel Gran Premio di Monaco (memorabile il suo tuffo in piscina vestito solo del mantello di Superman – ndr) e dal quel punto in poi è stato solo un lento ma inesorabile risalire verso la vetta della Formula Uno, grazie anche ad Adrian Newey e Sebastian Vettel che porteranno la Red Bull alla conquista di due campionati costruttori e due piloti.

Guradando indietro Chris non ha rimpianti per aver abbandonato così precocemente la carriera da pilota: “Mi trovo molto meglio adesso, dietro ad una scrivania rispetto a quando stavo dietro il volante". Ma avverte: "Se oggi provassi la Red Bull RB7 che ha vinto il mondiale?, fisicamente non potrei durare più di 10 giri ma girerei solo qualche secondo più lento dei nostri attuali piloti.”

Se lo dice lui c’è da crederci …

Marussia Racing firma con UK2.NET

Il team Marussia Racing continua ad ottenere importanti successi in ambito commerciale, dopo il rinnovo con “Nexa Autocolor” ora è la volta di UK2.NET.

UK2.NET è una società in costante crescita nella concessione di domini internet e di servizi legati alla rete: “Siamo molto felici della solida partenza che abbiamo avuto per la stagione 2012, sia in termini di performance sia in termini commerciali. Il nostro portfolio di partner continua ad espandersi a un livello incoraggiante e siamo contenti di aiutare UK2.NET a trarre vantaggio dall’opportunità di aver benefici da un’associazione con un team ed uno sport che è in uno stato continuo di rapida crescita e sviluppo. Questo è esattamente il tipo di ambiente nel quale UK2.NET è fiorito e non vediamo l’ora di lavorare assieme perché abbiamo l’obiettivo di far progredire la scuderia in ogni area”, ha spiegato Andy Webb, Amministratore Delegato della Marussia Racing.

Il Direttore Manager di UK2.NET, Martin Baker: “Siamo entusiasti di essere divenuti partner della Marussia Racing per la stagione 2012 di Formula Uno. Entrambi i nostri business si stanno prodigando costantemente per sviluppi tecnologici ed innovazione, sulle piste e nelle stanze della Direzione, e siamo ansiosi di lavorare assieme per massimizzare il potenziale di entrambe le aziende. La Marussia Racing  è simile alle start-up che sosteniamo: sono una scuderia giovane con piani ambiziosi per il futuro. I nostri consumatori hanno simili ambizioni e li supportiamo fornendo soluzioni internet di livello mondiale per integrare le loro attività”.

Pirelli, scelte le mescole per Bahrain, Spagna e Monaco

In Bahrain scenderanno in pista il P Zero White medium ed il P Zero Yellow soft (la stessa combinazione vista quest’anno in Australia e in Cina).

In Spagna debutterà la combinazione P Zero Silver hard e P Zero Yellow soft.

A Monaco invece sarà la volta del P Zero Yellow soft e del P Zero Red supersoft. Il circuito monegasco vedrà l’esordio, quest’anno, della mescola supermorbida.

Ad ogni gara, inoltre, Pirelli porterà il suo Cinturato Green Intermediate per condizioni di pista umida così come il suo Cinturato Blue Wet, per condizioni di bagnato in senso stretto.

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: “Come si può notare anche in quest’ultimo caso, le scelte di quest’anno mirano tutte a spingere al limite le performance. Rispetto allo scorso anno solo lo pneumatico supersoft è rimasto invariato: le altre mescole sono tutte più morbide e dunque più veloci, progettate per dar vita a gare più serrate e ad una maggiore varietà di strategie”.

Polemica sul rientro della Francia in Formula Uno

Il Presidente del Consiglio Generale della regione di  Nièvre, Patrick  Joly attacca il Primo Ministro francese François Fillon che il 30 marzo scorso aveva indetto una conferenza stampa per candidare il Paul Ricard come circuito francese idoneo ad entrare nel Circus.

“Il tracciato di Magny Cours dispone già di tutte le infrastrutture necessarie per ospitare la Formula Uno, mentre al Paul Ricard da quanto  mi risulta sarebbe necessario montare tribune provvisorie ed investire nella viabilità esterna”, attacca Joly.

“Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da un capo di governo, Fillon sta facendo di tutto per promuovere una soluzione basata unicamente su questioni personali e lontane dall’interesse generale” conclude il Presidente della regione che ha ospitato il Gran Premio in Francia fino al 2008.

Un’ altra frenata al ritorno dei transalpini  in calendario a partire del 2013 si registra anche dagli organizzatori del circuito di Spa-Francorchamps, che sembrano convinti nel rifiutare l’alternanza tra il Paul Ricard e Spa  proposta dal ministro Fillon.

Nuove tribune per Silverstone

Nel 2009 viene firmato un accordo tra Ecclestone e gli organizzatori di Silverstone per mantenere per 17 anni la gara sul circuito. Nel 2010 il tracciato è stato  sottoposto ad una profonda ristrutturazione con il conseguente allungamento della pista di 760 metri, il rifacimento delle hospitality e dei box e una rinnovata viabilità esterna. 

Ora Silverstone sta vivendo una seconda giovinezza e per rispondere alla crescente domanda di biglietti per il prossimo Gran Premio di Inghilterra, la società che gestisce l’autodromo ha deciso di aumentare la capienza costruendo due nuove tribune.

Le nuove strutture avranno una capienza di 3500 posti a sedere e saranno rispettivamente costruite nella zona di Luffield e nella zona del National Pits Straight.

Richard Philips, amministratore delegato del circuito, è ovviamente il primo ad essere contento della necessità di un espansione delle tribune.

 “Abbiamo avuto una partecipazione di pubblico fantastica nella scorsa edizione del Gran Premio d'Inghilterra. Aumentando la capacità ci sarà la possibilità di offrire l’incredibile atmosfera di un Gran Premio ad un crescente numero di spettatori. Siamo orgogliosi delle nuove tribune che forniranno una visione unica ed incredibile del circuito.”