lunedì 6 agosto 2012

Whiting: "Schumacher si deve ripassare il regolamento"


Dura presa di posizione del delegato tecnico della Formula Uno, Charlie Whiting, nei confronti del sette volte campione del mondo Michael Schumacher dopo la debacle in partenza al Gran Premio d’Ungheria.

Al quotidiano tedesco “Bild” lo storico direttore di gara ha commentato: “Michael dovrebbe conoscere le regole. Noi diamo per scontato che un team che corre in Formula Uno conosca perfettamente il regolamento tecnico e tutte le sue procedure. E’ comunque responsabilità delle scuderie assicurarsi che tutto il prorio personale conosca le regole.”

All’Hungaroring  Schumacher si è fermato nella posizione sbagliata della griglia di partenza. Dopo l’errore del tedesco, Whiting ha subito ordinato una nuova procedura di partenza, che solitamente viene effettuata facendo un nuovo giro di ricognizione. Prima del 2006, invece, venivano spenti i motori e dopo cinque minuti si ripartiva: il pilota tedesco deve essersi confuso perchè ha spento il motore pensando che la regola fosse rimasta invariata.

Jenson Button: "Vinco un altro mondiale e mi ritiro"


Jenson Button coglie l’occasione della lunga pausa estiva per fare un punto sulla situazione in questa stagione e guardare anche un pò più in la. Il campione del mondo 2009, 32 anni già compiuti, sa che il periodo della pensione si avvicina inesorabilmente e che quando sarà non tornerà indietro su i suoi passi come hanno fatto in passato Michael Schumacher e Kimi Raikkonen che hanno lasciato il Circus per poi tornare due o tre anni dopo.

Il contratto tra Button e la McLaren scade nel 2014, ma potrebbe anticipare il ritiro qualora dovesse nuovamente vincere il titolo mondiale. Attraverso le colonne del quotidiano inglese “Daily Mail” Jenson esprime il suo pensiero: “Un nuovo successo iridato sarebbe fantastico e mi aiuterebbe a convincermi che è giunto il momento di ritirarmi. Non nascondo anche il desiderio di disputare e magari vincere un Gran premio organizzato nel centro di Londra prima di uscire dalla Formula Uno. Il trucco per evitare rimpianti è quello di ritirarsi al momento giusto, molti piloti si dicono ansiosi di uscire dal giro, per vivere una vita più rilassante, ma poi cambiano subito opinione, perché gli manca la magia che genera una monoposto di Formula Uno.” 

“Per capire l’intensità di guidare una vettura da Gran Premio bisogna calarsi nel suo abitacolo. Quando si gestisce una macchina del genere a 200 miglia all’ora, il rumore e le vibrazioni sono incredibili. La G-Force, nelle curve veloci, è come se ti volesse strappare la testa. In frenata ci si sente come se la pelle venisse tirata fuori dal corpo. Sudo così tanto durante una gara che perdo tre litri di liquidi. L’adrenalina è tale che il mio cuore batte 150 pulsazioni al minuto. L’esperienza è come nient’altro sulla terra.”

Chris Dyer rientra in Formula Uno con la Force India?


Secondo fonti inglesi l’ingegnere Chris Dyer starebbe preparando il suo rientro in Formula Uno con la scuderia Force India. 

L’ex tecnico della Ferrari dopo aver abbandonato il proprio incarico di ingegnere responsabile di pista all’indomani del disastroso Gran Premio di Abu Dhabi del 2010, che è costato il titolo pilota a Fernando Alonso sta per approdare di nuovo nel grande Circus.

L’ australiano di 44 anni, dopo dieci fantastiche stagioni vissute alla Ferrari con diversi incarichi [dal 2001 al 2010 – ndr] sarebbe in trattative molto avanzate con la squadra indiana del miliardario Mallya e potrebbe ricomparire al muretto per gli ultimi Gran Premi della stagione.

Pat Fry. "La Ferrari non fermerà lo sviluppo"


Tutti i team di Formula Uno hanno chiuso i battenti, come da accordi. Il Direttore Tecnico della Ferrari prima di godersi qualche giorno di vacanza, rilascia una lunga intervista che è stata pubblicata sul tredicesimo numero del magazine “Scuderia Ferrari Racing News”. Ecco la fedele trascrizione dell’intervista:

Undici gare in archivio, è il momento di fare il punto sulla stagione. Qual è il tuo giudizio riguardo alla prima parte del campionato?
“Ovviamente, all’inizio, dopo i test invernali, eravamo un po’ indietro. Penso che abbiamo imparato moltissimo in quel periodo e poi lo abbiamo usato più avanti. Nelle prime gare eravamo in difficoltà: ritengo che a Melbourne fossimo circa un secondo e mezzo indietro rispetto ai migliori. E’ stato fatto un grandissimo sforzo: in galleria del vento, nei reparti produttivi, nella fase di progettazione. Tutto il sistema-squadra ha reagito alle sfide che abbiamo incontrato. Secondo me abbiamo superato gran parte delle altre squadre in termini di sviluppo durante il campionato: abbiamo fatto un buon recupero ma resta ancora molta strada da fare.”

Fernando a Budapest ha parlato di una certa mancanza di sviluppi durante le ultime gare. Puoi spiegarci meglio cosa intendeva?
“E’ vero, abbiamo avuto in un paio di soluzioni che non hanno funzionato come ci aspettavamo: c’è sempre la possibilità che avvengano cose del genere in questo lavoro. L’aspetto positivo è che abbiamo capito il problema e ora tutto è a posto: in questo modo possiamo usare questa esperienza per andare avanti piuttosto che rimanere confusi. Infatti, abbiamo una chiara idea sulla direzione che dobbiamo prendere e abbiamo già iniziato a lavorare in questo senso.”

Pensi dunque che quei problemi saranno risolti nel breve periodo?
“Sì, penso che quando cerchi di arrivare ai limiti, sicuramente incontri nuovi problemi. Adesso abbiamo una buona comprensione della situazione quindi dobbiamo solo modificare i nostri criteri di sviluppo e continuare a spingere.”

Agosto sarà un mese senza gare di Formula 1. Cosa succederà da oggi alla gara di Spa?
“Siamo stati tutti qui questa settimana e abbiamo cercato di fare tutto il possibile. Abbiamo sviluppato alcuni piccoli elementi per Spa in galleria del vento, mentre ci concentriamo sugli aggiornamenti per Singapore. Questa è stata una settimana molto faticosa ma ora abbiamo due settimane di ferie e sicuramente sarà rigenerante. Poi torneremo a dare il massimo, immediatamente dopo la fine della pausa.”

Personalmente cosa farai nelle due settimane di ferie, quando non sarai al lavoro?
“Tornerò a casa in Inghilterra, per passare un po’ di tempo con la mia famiglia. Sarà bello avere più di due giorni di fila per stare insieme ai miei due figli.”

Non potrai fisicamente lavorare, ma pensi che riuscirai a “staccare”, non pensando alla Formula 1 o ci sarà sempre il lavoro nel tuo retropensiero?
“Cercherò di fare del mio meglio per non pensare alla Formula 1 e dedicarmi soltanto a passare del tempo con la mia famiglia.”

Speri di poter riuscire a ricaricare le batterie?
“Certo che lo spero! Sono stati quattro, cinque mesi molto duri per tutti noi nella Scuderia. Quindi penso che sia giusto avere una pausa e che ciascuno possa ricaricarsi e poi dovremo tornare a spingere come abbiamo fatto finora fino al termine della stagione.”

Quando torneremo ci saranno le ultime due gare in Europa, Spa e Monza, completamente diverse dalle precedenti. Come vedi la situazione in queste due gare?
“Abbiamo alcuni interessanti sviluppi che introdurremo a Spa, una pista che, dal punto di vista del carico aerodinamico, è abbastanza particolare così come lo è Monza. Infatti, avremo anche un pacchetto aerodinamico e di motore adatto per la pista italiana. C’è quindi tanto lavoro che è stato fatto ma anche tanto che resta ancora da fare: dobbiamo continuare a mantenere alta la pressione.”