venerdì 29 giugno 2012

Londra sempre più consensi. Ecco tutti i dettagli


Meno di 24 ore fa, nella sede del “Royal Automobile Club” di Londra è stato presentato alla stampa il progetto del nuovo Gran Premio di Londra. Presenti all’evento Bernie Ecclestone e i due piloti della McLaren, Jenson Button e Lewis Hamilton.

Inizialmente si pensava che fosse una trovata pubblicitaria della società “Intelligent Transport Solution Ltd” che cura l’intera area del nuovo Stadio Olimpico della capitale, ma con il passare delle ore ci si è subio resi conto che si stava facendo sul serio. 

Ecco dunque nel dettaglio tutti i particolari di questo Gran Premio:

BERNIE ECCLESTONE: Caso più unico che raro, Mister E. sarebbe intenzionato ad accollarsi i costi della realizzazione del progetto [almeno una parte – ndr], stimati in circa 43.000.000 di euro pur di realizzare la gara. Non facciamo ingannare però da tutto questo buonismo, evidentemente Ecclestone ha valutato bene che portare la Formula Uno per le strade di Londra lo farà rientrare e di molto della cifra spesa.

SANTANDER MAIN SPONSOR: In occasione della presentazione del tracciato il Banco Santander è stato presentato come main sponsor e patrocinatore dell’evento. Oltre a dare il nome alla corsa contribuirà in maniera sostanziosa agli investimenti per la realizzazione del progetto.

NIENTE TILKE: Banco Santander ha preteso da Bernie Ecclestone che la realizzazione del progetto non fosse affidata all’architetto di fiducia del patron della Formula Uno ma bensì alla società “Popolous” che ha costruito lo Stadio Olimpico di Londra e ristrutturato lo storico circuito di Silverstone.

TEMPISTICA: In un primo momento si è parlato della stagione 2014. Ma fonti ben informate del paddock confermano che se dovessero arrivare nel giro di un paio di mesi i permessi necessari alla realizzazione del progetto potremmo vedere sfrecciare all’ombra del Big Ben Alonso e Co. già nel 2013. Il periodo individuato per la corsa sarebbe indicativamente luglio oppure l’ultima settimana di agosto, così da sfruttare al massimo il flusso di turismo della capitale inglese creando il meno disagio possibile alla City.

GRAN PREMIO D’EUROPA: L’ipotesi per far convivere Silverstone e Londra e che quest’ultima prenda la denominazione di Gran Premio d’Europa. Visto la quasi certezza del forfait definitivo di Valencia anche in ottica 2014, la missione dunque sembra essere abbastanza agevole.

Amarcord: Andrea De Cesaris, il Mandingo di Roma


Andrea De Cesaris nasce  a Roma il 31 maggio 1959 era soprannominato “Mandingo” nel paddock e “Andrea De Crasheris” dalla stampa inglese per i tanti incidenti in cui spesso incappava.

Nel 1976 il pilota romano si aggiudica il Campionato Mondiale Juniores di Kart e il Campionato Nazionale classe 125 cc. De Cesaris venne presto notato dalla Marlboro, Multinazionale del Tabacco, che gli permette di continuare a gareggiare nelle categorie successive. Si recò, ventenne, in Inghilterra, dove giunse secondo nel Campionato di Formula Vandervell 1979 aggiudicandosi sei gare alla guida della March-Toyota. L’anno seguente, il pilota romano si classificò al quinto posto nella categoria Euro Formula 2.

Nel 1980 fece il suo in Formula Uno dove vi rimase per quindici stagioni fino al 1994. Durante la sua carriera ha corso per un gran numero di squadre, tra cui Alfa Romeo, a cui sono legati i suoi migliori risultati, McLaren, Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Scuderia Italia, Jordan, Tyrrell e Sauber.

Nei 208 Gran Premi disputati ha ottenuto una pole position, cinque podi, un giro più veloce e 59 punti iridati.

Debutta nella penultima gara della stagione 1980, in Canada, al volante della modesta Alfa Romeo al posto dell'esperto Vittorio Brambilla. Nella stagione successiva viene ingaggiato dalla McLaren al fianco di John Watson, ma l'avventura non è delle migliori [un solo punto conquistato, al Gran Premio di San Marino – ndr].
Nel 1982 rientra alla Alfa Romeo, ottenendo buoni risultati nell'arco delle due stagioni disputate con il team italiano, tra i quali spiccano i due secondi posti al Gran Premio del Sud Africa e al Gran Premio di Germania del 1983, chiudendo all'ottavo posto nel campionato del mondo. 

Nel 1984 il passaggio alla Ligier, per due stagioni, all'ombra dei più titolati compagni Francois Hesnault, nel 1984, e Jacques Laffite, nel 1985. Da allora, ingaggi in scuderie di secondo piano hanno ostacolato il grande talento del pilota romano, che ha guidato la Minardi-Motori Moderni nel 1986, la Brabham-BMW nel 1987, la modesta Rial nel 1988, con la quale ha ottenuto un miracoloso quarto posto al Gran Premio degli Stati Uniti.
Nel 1989 De Cesaris passa alla BMS Dallara, con la quale disputa due stagioni sfortunate, ingabbiato a metà schieramento, complice una vettura non troppo competitiva ne affidabile. 

Nel 1991 si registra il passaggio alla debuttante Jordan motorizzata Ford, dove finalmente De Cesaris può lottare per le zone medio-alte della classifica, grazie a questa macchina veloce e affidabile, al di là delle più rosee aspettative. Le buone prestazioni, però, non valgono la riconferma del romano, che nel 1992 si accasa alla ormai decaduta Tyrrell, con la quale disputa una buona prima stagione, per poi ottenere risultati disastrosi nella stagione successiva. 

Deciso ormai al ritiro dalla Formula Uno, nel 1994 arriva di nuovo la chiamata della Jordan, solo a titolo temporaneo, per sostituire nelle due gare successive lo squalificato Eddie Irvine.

Dopo la seconda avventura con il team irlandese, impreziosita da un quarto posto conseguito a Montecarlo, arriva la chiamata della Sauber (in seguito al grave incidente accaduto a Montecarlo a Wendlinger), con la quale disputa nove gare e chiude la carriera in F1, diventando uno dei pochi piloti ad aver superato i 200 GP disputati.

Dani Clos sulla Hrt a Silverstone


Il pilota spagnolo Dani Clos, dopo aver debuttato nelle libere del Gran Premio di Spagna  a Barcellona a bordo della Hrt. Il giovane spagnolo scenderà in pista nella prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Inghilterra al posto di Narain Karthikeyan.

Glos ha commentato: "Sono molto contento di poter tornare sulla F112 a Silverstone, una pista della quale ho grandi ricordi, essendo salito sempre sul podio in GP2." 

"Dopo il debutto a Barcellona speravo di poter aver un’altra possibilità. Il nostro lavoro di sviluppo inizia a dare i suoi frutti e i miglioramenti si stanno vedendo. Io spero di poter dare il mio contributo."

"Gli sviluppi sulla F112 continueranno anche a Silverstone, quindi sono convinto di poter guidare in condizioni più favorevoli. Non ho niente da dimostrare a nessuno, voglio solo aiutare la squadra ad evolversi.”

Motori Pure pronti per girare al banco. Sorpresa prezzi!


La Pure, insieme a Ferrari, Mercedes e Renault, sarà uno dei motoristi della nuova Formula Uno a partire dal 2014, quando debutteranno i nuovi propulsori V6 1,6 litri turbo.

Dietro la Propulsion Universelle et Recuperation d'Energie [PURE – ndr], c’è una vecchia conoscenza della Formula Uno, Craig Pollock, team principal della Bar Racing dal 1998 al 2001 e manager di Jacques Villeneuve.

Il primo esemplare del nuovo V6 Turbo della Pure girerà al banco tra meno di una settimana, un po’ in ritardo rispetto a Ferrari e Mercedes che hanno fatto girare le loro unità il mese scorso, ma comunque in linea con la tabella di marcia. La progettazione e lo sviluppo del propulsore è affidata al motorista Gilles Simon, altra vecchia conoscenza del Circus e in particolare di Maranello.

Graig Pollock ha già comunicato il prezzo per la fornitura dei motori: “Per la stagione 2014, prevediamo di poter fornire i propulsori e l’ERS [che dovrebbe sostituire il KERS – ndr] a 14 milioni di euro.”

Un prezzo davvero competitivo se si pensa che per una fornitura di primo livello serviranno dai 20 ai 24 milioni di euro a stagione.