lunedì 28 maggio 2012

Monaco: Le pagelle

SCHUMACHER – voto 10: Voto forse esagerato ma che vuole premiare l’uomo prima del mero risultato sportivo. Michael dimostra coraggio, passione, tenacia e amore. A 43 anni riscrive giorno dopo giorno la storia di questo sport. Il suo giro in qualifica è poesia pura, il passaggio alle piscine con una mano sola è da amplesso. Peccato per la penalità perché altrimenti saremmo qui a raccontare un’altra storia. E fa niente se Grosjean provi a buttarlo fuori, se Raikkonen faccia da tappo compromettendo la sua rincorsa e se la sua W03 decida di smettere di cavalcare. Schumacher è Schumacher ed è tornato Kaiser! – IMMENSO

WEBBER – voto 9,5: Questa volta riesce a partire bene e a non sprecare il vantaggio della pole position. La vittoria è frutto del gran lavoro svolto il sabato con un giro perfetto che gli ha permesso di conquistare la seconda posizione. Seconda vittoria tra le stradine del Principato - ENERGICO

ROSBERG – voto 8,5: Corre nel salotto di casa e si vede. Sempre a suo agio con una monoposto che sembra migliorare gara dopo gara. Non potendo superare su questo circuito tiene alta la pressione su Webber nella speranza che l’australiano commetta un errore. Conquista un importante secondo posto che lo porta in battaglia per il campionato del mondo - CONCRETO

KOVALAINEN – voto 8,5: Angry Heikki sfrutta la 110% l’occasione di Montecarlo. Fin dalle qualifiche è in palla. In gara sfrutta una partenza a palla di cannone per portarsi in 13° posizione. Con intelligenza imposta la sua gara, combatte come un leone con Perez e resiste agli sterili tentativi di Button. Peccato che guidi solo una Caterham - SPETTACOLARE

VETTEL – voto 8: Surclassato dal compagno di squadra. Riscatta la pessima qualifica con una gara concreta in perfetto stile 2011. Bravissimo nella gestione delle gomme e con una strategia diversa dagli altri recupera cinque posizione per poi accodarsi dietro ad Alonso nel toboga di Monaco – A FASI ALTERNE

ALONSO – voto 8: Gara senza sbavature ma al di sotto delle aspettative. Dall’asturiano ci si aspetta sempre l’impossibile con il rischio qualche volta di rimanere delusi. Ottiene un terzo posto che vale oro. Sale in prima posizione nel mondiale tenendosi dietro Vettel e Hamilton in gara – CALCOLATORE

DI RESTA – voto 8: Lo scozzese nella stradine di Montecarlo vola e si sta sempre di più dimostrando pilota affidabile e concreto. Parte dietro ad Hulkenberg ma con una gara perfetta si porta davanti concludendo in settima posizione – IN MATURAZIONE

MASSA – voto 7,5: Forse, il condizionale è d’obbligo, il paulista è alla fine del tunnel. Dopo i timidi risvegli di Barcellona, Felipe a Monaco, fa il Massa della situazione. Cattivo, preciso e costante. Sempre nella scia del compagno di squadra. La Ferrari ha implorato il suo aiuto per il campionato costruttori e lui sembra rispondere – RESUSCITATO

HULKENBERG – voto 7,5: Per carità il tedesco visto a Montecarlo sembra il fratello veloce di quello che provava a passare Webber a Barcellona due settimane fa, ma anche in questa occasione Nico non riesce a domare il proprio compagno di squadra, concludendo ottavo – ONESTO

HAMILTON – voto 7: Lo spunto in qualifica è sempre il suo punto forte. Con una McLaren da tre gare in perenne involuzione riesce a conquistare la seconda fila. In gara non commette errori ma non entusiasma. Nella lotteria dei pit stop perde due posizioni a vantaggio di Alonso e Vettel – DEPRESSO

VERGNE – voto 6,5: Poteva essere il risultato della vita … poteva appunto se solo le gomme non avessero compiuto quasi 60 giri e il pit stop era indispensabile per concludere la corsa. Il muretto visto lo scroscio di pioggia gli monta le intermedie e così finisce fuori dai punti - CONVINCENTE

RAIKKONEN – voto 6: Il finlandese a Montecarlo ha davvero poche colpe. La E20 non riesce a mandare in temperatura le gomme e quando lo fa se le mangia letteralmente. Iceman, stringendo i denti e sfruttando le disgrazie altrui riesce a portare a casa due punticini – DELUSO

SENNA – voto 6: Chi va piano va sano e va lontano. Il brasiliano per tutto il fine settimana le busca di santa ragione dal proprio compagno di squadra, ma a differenza del venezuelano non combina guai e riesce a mettere un punto in cascina finendo a ridosso di Raikkonen – FORMICHINA

DE LA ROSA – voto 6: Buona qualifica per lo spagnolo che riesce a staccare il proprio compagno di squadra e il francese Pic, finendo a meno di un decimo da Glock. Complici le penalità parte in 20° posizione ma kamikaze-Maldonado ha deciso di farsi esplodere sul suo alettore posteriore – IN CRESCITA

KOBAYASHI – voto 6: Il salto con la macchina sta andando di moda. Dopo Petrov e Webber il giapponese si cimenta con successo in questa disciplina. Peccato perché scherzi a parte aveva tutte le carte in regola per essere protagonista ma ancora una volta Grosjean ci ha messo lo zampino – IN DECOLLO

GLOCK – voto 6: Fa il suo sporco lavoro. Si qualifica dietro alle Caterham e porta la vettura fino in fondo in gara rimanendo fuori dai guai – PRECISO

PEREZ – voto 5,5: Il voto è per la voglia di non arrendersi mai e per il giro più veloce. Troppo poco comunque per un pilota candidato ad un prossimo sedile in Ferrari. In qualifica si schianta alle piscine, in gara ostacola Raikkonen prendendosi una penalità. Monaco non porta fortuna al messicano - RIMANDATO

KARTHIKEYAN – 5,5: Non combina guai giungendo al traguardo doppiato solo due volte. Chiedere di più sarebbe troppo - REGOLARE

RICCIARDO – voto 5: Appena avremo notizie precise dal programma  ”Chi l'ha visto” vi forniremo nuove informazioni – SCOMPARSO

PIC – voto 5: Sente troppo la pressione del Gran Premio. Mai in palla, mai un sussulto ne in qualifica ne in gara – IN RIANIMAZIONE

GROSJEAN – voto 4,5: Eccolo sprofondato nella sindrome di Melbourne. Il francese ha l’attenuante della scarsa larghezza della carreggiata ma neppure Karthikeyan ha mai fatto un casino del genere. La fortuna vuole che non rovini la gara di Alonso e Schumacher ma da lui ieri ci si aspettava molto di più – DELUDENTE

MALDONADO – voto 4: Aveva la macchina e la voglia per stare con i migliori anche a Montecarlo, ma spegne il cervello e combina un disastro dietro l’altro. Il venerdì sperona Perez e distrugge la FW34 sulle barriere prendendosi la sanzione di 10 posizioni in meno in griglia. Poi sostituisce il cambio decidendo di partire in fondo al gruppo ma dopo poche centinaia di metri centra in pieno De La Rosa distruggendo un’altra volta la sua Williams – INGIUSTIFICABILE

PETROV – voto 3: Quasi un secondo netto di differenza tra lui e il suo compagno di squadra in qualifica. In gara non sì è mai visto … viene da domandargli perché è in Formula Uno o dovremmo chiederlo ai suoi sponsor? – NON GIUDICABILE

BUTTON – voto 3: L’ombra del campione del mondo 2009 veleggiava nel circuito di Monaco. Jenson è apparso spento, spaesato, quasi incredulo di non riuscire più a domare la propria McLaren. Di sicuro il team non l’aiuta ma lui si deve dare una svegliata – FANTASMA

Vettel: "Io alla Ferrari? Tutte falsità!"

Il due volte campione del mondo Sebastian Vettel smentisce categoricamente l'esistenza di un pre-contratto già firmato con la Ferrari per la stagione 2014, come invece sventolato in prima pagina, nella loro edizione domenicale, dai quotidiani inglesi “The Indipendent” e “Sunday Times”.

Al settimanale tedesco “Auto, Motor und Sport”, all'indomani del Gran Premio di Monaco, il pilota di Heppenheim rilascia una breve ma chiara dichiarazione: "Non ho firmato proprio nulla. In Red Bull sto bene, mi sembra di stare in famiglia e non vedo il motivo per cui dovrei cambiare scuderia. Sembra che qualche redattore debba riempire gli spazi vuoti sui giornali.”

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The Indipendent "Vettel in Ferrari nel 2014" del 27 maggio 2012;

Calendario allargato a 24 Gran Premi. Ecco cosa cambia

Con il fatto che il rinnovo del Patto della Concordia è stato firmato da tutti i team, Bernie Ecclestone si è lasciato andare a qualche anticipazione sul prossimo futuro della Formula Uno. Uno dei punti più caldi riguarda l’allargamento del calendario a partire proprio dal prossimo anno per raggiungere entro il 2014 le 24 gare.

Ma cerchiamo di fare un pò di chiarezza sul panorama internazionale dei circuiti candidati all’ingresso nel dorato mondo del Cricus. La Francia, salvo miracoli dell’ultima ora, è definitivamente dal giro. L’elezione del  Presidente Hollande al posto di Sarkozy ha vanificato mesi di trattative portate avanti dall’ex ministro Fillon. Scelta strana da parte della Francia, con i motori Renault che vincono e convincono e con tre piloti francesi in griglia che il prossimo anno con Bianchi potrebbero diventare quattro. Evidentemente la crisi economica gioca un ruolo primario in questa dolorosa decisione.

Discorso diverso per altri Stati che puntano molto sulla Formula Uno per un rilancio della propria immagine o del turismo. E’ il caso dell’Argentina, Stati Uniti [nello Stato del New Jersey – ndr], Russia, Messico e Sud Africa.

Un pò più staccate troviamo le candidature di Austria, Marocco, Rep. Domenicana e Thailandia.

Proprio quest’ultima ha recentemente espresso interesse per la Formula Uno. Già a partire da questo dicembre ospiterà la famosa “Race of Champions”, evento fino all’anno scorso disputato in Germania, dove si sfidano i più grandi piloti internazionali di varie discipline motoristiche, tra cui Schumacher, Vettel e Loeb.

Il ministro thailandese del Turismo e dello Sport, Chumphol Silpa Archa, ha commentato: “Questa gara sarà una occasione perfetta per i thailandesi per vedere alcuni dei più grandi piloti del mondo e rappresenta un ulteriore passo da parte del governo per promuovere l’automobilistico nel Regno.”

Di sicuro già dal prossimo anno usciranno di scena Valencia [con il Gran Premio d’Europa – ndr] e la Corea del Sud. Mentre rimane sempre alta la tensione in Bahrain.

Se quanto pronosticato dovesse realmente andare in porto la logistica in Formula Uno avrà molto da fare, perché delle clausole del nuovo Patto della Concordia obbligano Bernie Ecclestone a permettere che il personale dei team riposino almeno tre settimane consecutive ad agosto e dodici settimane tra un campionato del mondo e l’altro. Alla luce di quanto esposto non è da escludere che le squadre adottino la politica che viene utilizzata nel campionato Nascar, dove convivono due gruppi di addetti che si alternano nelle gare.

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