martedì 15 maggio 2012

Tutte le news della giornata in breve

  • ROSBERG CONFIDA IN MONTECARLO
 “Visto come è andato il fine settimana per noi a Barcellona, avere perso solo due punti dal vertice della classifica  è un fatto molto positivo. Ora mi trovo a 20 punti da Alonso e Vettel. Tutti i giochi sono ancora aperti. Mi auguro che le condizioni di Montecarlo e Montreal ci possano aiutare. Dei progressi sono possibili, ma per capire sul serio come siamo messi dovremo aspettare e vedere anche gli avversari.”

  • HAMILTON, RISCATTO POSSIBILE
“Guardando la classifica, non me la sento di lamentarmi. Certo in Spagna senza il problema delle qualifiche avremmo potuto lottare per la vittoria, ma è andata così, sono cose che possono capitare. Ciononostante sono a soli 8 punti dalla testa della classifica. Tutta la squadra si sta impegnando al massimo e la nostra monoposto è molto veloce, così quando la sfortuna se ne andrà le cose andranno meglio e penso che potremmo toglierci delle soddisfazioni.”


  • TRONCHETTI PROVERA: “PIRELLI PUO’ FORNIRE GOMME DA QUALIFICA”
Intervistato dal programma Rai “Gr Parlamento”, Marco Tronchetti Provera davanti ad una domanda sulla poca spettacolarità delle recenti qualifiche ha così replicato: “Noi come Pirelli abbiamo sempre fornito ciò che le scuderie ci hanno chiesto. Se ora i team ci dovessero chiedere delle gomme da qualifica, saremmo a loro disposizione e potremmo iniziare a produrle domani. Per noi va benissimo, come spettatore del sabato mi divertirei di più ma è una scelta che spetta alla Fota, non a noi”

  • BOULLIER NON CONDIVIDE LA DELUSIONE DI RAIKKONEN
“Errori simili fanno parte delle corse e per questo motivo non condivido il sentimento di delusione di Kimi dopo il Gran Premio di Spagna. La Lotus F1 è in Formula Uno per vincere, ma il ritmo tra le varie scuderie è molto ravvicinato e può accadere che basti poco a far la differenza. La nostra tattica non ha funzionato con i primi due set di gomme e non abbiamo avuto il ritmo che ci aspettavamo. Quindi da quel momento era difficile da vincere, anche se oggettivamente vedendo il nostro passo nel finale, se avessimo avuto tre giri in più Kimi avrebbe potuto trionfare.”

  • FRANK WILLIAMS, HO SEMPRE AVUTO FIDUCIA IN PASTOR
Sir Williams sul settimanale tedesco “Autosport” all’indomani della vittoria di Maldonado al Gran Premio di Spagna: “Sapevamo che Pastor non era un incapace e abbiamo sempre creduto in lui, altrimenti non lo avremmo preso nel nostro team, a prescindere da quanti soldi ci avrebbe potuto portare. Ha fatto molto bene in GP2 e si merita di essere qui con o senza denaro. Poi è chiaro che oggi è molto più difficile arrivare in Formula Uno se non si ha il denaro o degli sponsor che ti sostengono la carriera."

  • ECCLESTONE: "LA MERCEDES NON LASCERA' LA FORMULA UNO"
Il boss indiscusso del Circus al sito internet della "ESPN" ha così commentato le trattative con la Casa di Stoccarda per il rinnovo del Patto della Concordia: "Dubito fortemente che la Mercedes lascerà a fine stagione. Ora sono arrabbiati perché si sentono trattati in modo diverso rispetto alla Ferrari. Il nostro commento è semplice, stiamo trattando Mercedes esattamente allo stesso modo degli altri e questo è il problema. Tutti gli accordi commerciali con queste squadre si basano sul tempo in cui sono stati in Formula Uno e dai risultati ottenuti. Purtroppo la Mercedes è in Formula Uno solo da un paio di anni [3 - ndr]”.

Elio De Angelis, un talento perso troppo presto!

Elio De Angelis, nasce a Roma il 26 marzo 1958 da un’agiata famiglia capitolina.

Appassionato di motori fin dall'infanzia, nel 1972 all’età di 14 anni comincia a guidare i go-kart. Elio oltre alla passione ci mette anche la bravura e nel 1976 vince il titolo europeo. Il padre, ricco costruttore e campione di motonautica, visti i brillanti risultati conseguiti dal figlio decide di fargli continuare la carriera di pilota. Gli compra così una Chevron, con la quale correrà il campionato di Formula 3, ma a parte la vettura Elio non riceve più nessun sostegno economico da parte della famiglia.

Nel 1977 De Angelis vince il campionato italiano di categoria e l'anno seguente passa in Formula 2. Nel 1978 vince il Gran Premio di Montecarlo di Formula 3. Questo importante successo gli vale l'interessamento di varie scuderie di Formula Uno, tra cui le inglesi Brabham e Tyrrell.

Con la Tyrrell fu un disastro. Il proprietario Ken, prima gli offrì un contratto e poi si tirò indietro. Andarono così in tribunale ed Elio ne uscì vincitore ma senza un volante per la stagione successiva.

Lo sbarco in Formula Uno avvenne nel 1979 con una Shadow. 

Nel 1980 passa alla Lotus dove rimane per 6 stagioni. In quel periodo riesce ad imporsi in due Gran Premi, in Austria nel 1982 e ad Imola tre anni più tardi. Al termine del 1985 però, Elio abbandona il team che gli ha dato tante soddisfazioni per approdare alla Brabham. Nella squadra che era stata creata da Colin Chapman, era arrivato un nuovo pilota, un certo Ayrton Senna, e Elio aveva capito immediatamente che per lui non ci sarebbe più stato spazio lì.

Arrivato in Brabham per la nuova stagione, si ritrovò come compagno di squadra il connazionale Riccardo Patrese, con cui fino a quel momento non aveva avuto un buon rapporto, ma in seguito instaurò con lui una sincera amicizia. La vettura, progettata dal sudafricano Gordon Murray però, era un'automobile totalmente nuova e talmente bassa da essere soprannominata "sogliola".

Questa tuttavia si rivelò poco competitiva e non riuscì a riportare la squadra ai livelli dei primi anni ottanta. Nei primi Gran Premi non andò oltre un ottavo posto in Brasile e fu costretto pure a partire ultimo a Monaco. Ciononostante, De Angelis lavorò duramente con il team per contribuire agli sviluppi della macchina. Il pilota però, era sempre più deluso dalla BT55, ritenendola inoltre poco sicura.

Fu così che si arrivò ai test sul circuito francese del Paul Ricard a Le Castellet. L'alettone posteriore della BT55 si staccò mentre De Angelis procedeva ad alta velocità, facendo perdere stabilità al retrotreno della vettura che, dopo diversi cappottamenti, finì contro una barriera e prese fuoco. Diversi piloti, tra cui Alan Jones e Nigel Mansell, si fermarono a prestare soccorso ed Alain Prost cercò di estrarre il romano dall'abitacolo nonostante le fiamme, senza riuscirvi.

Soltanto dopo diversi minuti, i commissari e alcuni meccanici, giunti a piedi dai box e privi di tuta ignifuga riuscirono a tirare fuori De Angelis dall'abitacolo. L'elicottero d'emergenza arrivò oltre 30 minuti dopo, poiché era una sessione di test privati e i proprietari del circuito non erano tenuti a prevedere lo stesso dispiegamento di mezzi di soccorso richiesto invece per i Gran Premi. I piloti fanno notare alla Federazione le mancanze. In seguito a questo incidente la FIA impose anche per le sessioni di test i medesimi standard di sicurezza delle gare.

L'impatto non uccise il pilota, ma provocò gravi danni alla testa e il distacco della colonna vertebrale, oltre alla frattura della clavicola e alcune bruciature. De Angelis morì a causa dell'asfissia provocata dal fumo dell'incendio, essendo rimasto intrappolato nell'abitacolo anche a causa della mancata prontezza dei soccorsi e dei vigili del fuoco.

Trasportato all'ospedale di Marsiglia, vi spirò il giorno dopo. Le spoglie del pilota riposano nel Cimitero del Verano, a Roma.

Whitmarsh è sicuro che Hamilton rinnoverà con la McLaren

Tradizionalmente tra poco più di un mese i team principal delle varie scuderie di Formula Uno inizieranno a trattare i rinnovi con i piloti in scadenza di contratto. Non fa eccezione la McLaren che ha un campione indiscusso come Lewis Hamilton all’ultimo anno di contratto.

Martin Whitmarsh, analizza e commenta la situazione: “Lewis ha avuto modo di costruire un grande rapporto con la squadra, si sente bene con il gruppo, ha voglia di guidare ed è in buona forma. Con la dirigenza e con Jenson [Button – ndr] non ci sono attriti  e non vedo il perché lui debba cambiare team il prossimo anno", ha esordito il manager inglese.

“Certo, dopo i molti errori che il team ha commesso ai box avevo il timore che Lewis potesse essere deluso, ma devo che ha mostrato una classe che non avevo mai visto prima. Dopo aver parlato con lui sono tranquillo. Io personalmente credo che Lewis possa lavorare con noi per molti anni ancora” ha concluso Whitmarsh.

Indycar 2012: Risultati terze prove libere 500 miglia

Continua a convincere Josef Newgarden ad Indy. Il giovane pilota di Nashville, pur beneficiando di una scia, si è confermato al top nel terzo giorno di attività IndyCar. 
 
In seconda piazza ha terminato Ryan Hunter-Reay, seguito dal compagno di team Marco Andretti e da Scott Dixon. 
 
Ancora velocissimo Sebastian Saavedra, mentre sono tuttora da scoprire le carte dei piloti Penske, con Briscoe, Castroneves e Power ad occuapare la quindicesima, sedicesima e diciassettesima posizione. 
 
Con un'alternanza quasi perfetta tra Chevrolet e Honda, la vettura motorizzata chiude ancora la classifica, mentre problemi più grossi hanno convinto il team HVM, con Simona de Silvestro ferma ai box.

Ancora in difficoltà gli ex piloti di Formula Uno, Barrichello ha chiuso 26° mentre Alesi 29° [ultimo - ndr]

Indianapolis, risultati terze prove libere:

1 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 222.486 mph (358.057 kmh)
2 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 221.639
3 - Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 221.519
4 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 221.499
5 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 220.785
6 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 220.677
7 - Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 220.453
8 - Oriol Servia (Dallara DW12-Lotus) - D&R - 220.304
9 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 220.090
10 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 220.006
11 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 219.761
12 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 219.508
13 - Ana Beatriz (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 219.447
14 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 219.036
15 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 218.970
16 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 218.728
17 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 218.562
18 - EJ Viso (Dallara DW12-Chevy) - KV - 218.345
19 - Bryan Clauson (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 218.334
20 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 218.240
21 - Townsend Bell (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 218.143
22 - Wade Cinningham (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 217.786
23 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 217.477
24 - Alex Tagliani (Dallara DW12-Lotus) - Herta - 217.445
25 - Mike Conway (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 216.873
26 - Rubens Barrichello (Dallara DW12-Chevy) - KV - 216.724
27 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 216.511
28 - Michel Jourdain (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 215.970
29 - Jean Alesi (Dallara DW12-Lotus) - Fan Force - 211.516

La McLaren corre in aiuto della Williams

Con grande senso di solidarietà la scuderia McLaren ha offerto alla Williams all’indomani del rogo che ha distrutto il loro box a Barcellona tutto l’aiuto logistico possibile.

Martin Whitmarsh ha detto che il team di Woking è pronto a prestare tutta l’attrezzatura necessaria che la Williams non dovesse riuscire a reperire in tempo per il prossimo Gran Premio di Montecarlo, in programma ormai tra soli 10 giorni.

Va ricordato che diversi personaggi di spicco dell’attuale McLaren hanno avuto un recente passato alla Williams, come ad esempio il direttore tecnico Paddy Lowe, il direttore sportivo Sam Michael, ma anche Neil Oatley

Frank Williams ha così commentato: “La reazione dei membri delle altre squadre e del personale del paddock durante l’incendio è stata immediata, incondizionabile e strepitosa. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare la McLaren per l’offerta che ci presentato. Sono fiero di lavorare a fianco di persone così eccezionali."

ESCLUSIVO - Le stime dei danni dell'incendio della Williams

Secondo le prime informazioni provenienti da Grove, i danni provocati dall’incendio scoppiato domenica pomeriggio nei box della Williams potrebbero ampiamente superare i 500.000 €. 

Sembra infatti da una prima e sommaria verifica in fabbrica che il cambio della monoposto di Bruno Senna sia da buttare [costo 120.000 € circa], così come l’alettone posteriore [11.000 € circa] e tutta l’impiantista nel retrotreno della vettura [35.000 € circa]. 

A questo bisogna sommare tutto il materiale per la telemetria che si trovava nel retro box e che è andato distrutto [150.000 € circa] oltre alle attrezzature meccaniche [25.000 € circa] e il materiale indicato sotto la voce "varie ed eventuali" per oltre 155.000 €

L’ingegnere Mark Gillan, capo delle operazioni del team ha così commentato: "Abbiamo avuto molti danni materiali e perso un sacco di attrezzature, comprese molte delle componenti informatiche. Per Monaco saremo operativi ma ci potrebbero mancare alcuni pezzi, in quanto non si prepara mai una serie completa di ricambi per tutto.”

Ancora più drastico e diretto, il team manager Dickie Stanford sul sito internet di “Auto Motor und Sport”: "Tutto nel nostro garage è completamente distrutto o inutilizzabile. Ora la nostra priorità deve essere quella di garantire al team tutto quello che serve per poter lavorare a Montecarlo.”

Domenicali: "La Ferrari non è ancora da podio!"

All’indomani del Gran Premio di Spagna, il team principal di Maranello, Stefano Domenicali, ha ammesso che la Ferrari non deve abbassare la guardia e continuare ad accelerare lo sviluppo della propria monoposto  se vuole continuare a mantenere vive le speranze iridate.

Il manager italiano si è dapprima complimentato con la Williams Renault per la vittoria a Barcellona: “Voglio cogliere l’occasione per congratularmi con Maldonado per la sua prima vittoria in Formula Uno e con la Williams per il suo ritorno alla vittoria dopo una pausa di diversi anni.”

A Maranello già da ieri [14 maggio – ndr] tutti i tecnici e gli ingegneri si sono messi al lavoro per continuare lo sviluppo della vettura. A Montecarlo, una pista in cui la trazione e una buona accellerazione sono fondamentali, la F2012 potrebbe avere ancora qualche difficoltà maggiore.

Domenicali ha dichiarato: “Non siamo ancora abbastanza veloci per lottare costantemente per il podio, che è l’unica opzione che abbiamo se vogliamo rimanere in corsa per i due titoli. Il campionato è incredibilmente equilibrato, come si può vedere dal fatto che abbiamo avuto cinque vincitori in altrettanti Gran Premi. Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo vissuto in questa prima parte della stagione, Fernando guida la classifica insieme al campione in carica Vettel. Questo deve dare una spinta aggiuntiva ad ogni membro della squadra.”

Le modifiche portate a Barcellona hanno dato i loro frutti [almeno sulla vettura di Alonso – ndr] ma ancora non basta, il passo avanti visto al Montmelò non ha ancora permesso agli uomini in rosso di agganciare in termini di prestazioni la Red Bull, la McLaren e la Lotus.

Il prossimo step evolutivo è programmato per la gara in Canada ad inizio giugno. A Montreal dovrebbero arrivare delle importanti migliorie aerodinamiche che poi dovrebbero essere usate anche a Monza.