domenica 5 agosto 2012

Indycar 2012: Vittoria per Dixon. Molto bene Giorgio Pantano


Un pit-stop perfetto del team Ganassi ha regalato a Scott Dixon il successo nell’avvincente trasferta Indycar a Mid-Ohio. Il neozelandese, che si era portato alle spalle di Will Power nelle prime fasi di gara, ha conquistato la vetta ai box nel corso del secondo round di soste anche grazie ad una piazzola meglio posizionata, dominando il finale di una corsa tiratissima e disputata interamente in regime di bandiera verde.

In seconda posizione ha terminato così Power, tornato leader della classifica a seguito alle contemporanee disgrazie di Helio Castroneves, letteralmente assente per tutta la giornata, e Ryan Hunter-Reay, rallentato da problematiche di motore fino ad un definitivo stop nel finale. Terzo si è piazzato un veloce Simon Pagenaud, mentre Sebastien Bourdais, in lizza per il podio per tutta la corsa, ha centrato una positivissimo quarto posto con la Dallara-Chevy del team Dragon.

Se il primo alfiere del team Andretti, James Hinchcliffe, è arrivato quinto, è stata una giornata più complicata quella degli altri alfieri del team Ganassi. Undicesimo Graham Rahal, Dario Franchitti ha perso via via terreno fino a chiudere diciassettesimo. In contro tendenza il nostro Giorgio Pantano che ha progressivamente preso più confidenza con la sua vettura finendo dopo qualche buon sorpasso in quattordicesima posizione, davanti tra gli altri a Rubens Barrichello.

Ordine d’arrivo Mid-Ohio:
1 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 85 giri
2 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 3"4619
3 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 4"5402
4 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - Dragon - 5"5822
5 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 7"5663
6 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 12"3280
7 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 27"9601
8 - Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 28"1691
9 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 29"2325
10 - Alex Tagliani (Dallara DW12-Honda) - Herta - 31"1722
11 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 31"4387
12 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 32"0754
13 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 32"4073
14 - Giorgio Pantano (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 33"9166
15 - Rubens Barrichello (Dallara DW12-Chevy) - KV - 35"2863
16 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 35"9205
17 - Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 36"9834
18 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 42"0974
19 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 46"4304
20 - EJ Viso (Dallara DW12-Chevy) - KV - 46"8068
21 - Mike Conway (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 46"9535
22 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 1 giro
23 - Simona de Silvestro (Dallara DW12-Lotus) - HVM - 2 giri

Heinz Harald Frentzen, il pilota delle occasioni mancate


Heinz-Harald Frentzen è nato a Mönchengladbach in Germania il 18 maggio 1967.
La sua carriera iniziò relativamente tardi, a tredici anni, quando debuttò nel campionato kart, grazie all’impegno economico del padre nel supportare la sua passione. Rimane in questa categoria per cinque anni, poi nel 1986 debuttò in Formula Ford 2000, nella quale rimase anche nella stagione successiva.

Nel 1988, Jochen Mass, rimase molto impressionato dalle prestazioni del giovane Hein-Harald e decise di ingaggiarlo per il campionato di Formula Opel Lotus dove vinse subito il campionato tedesco.

Il tedesco passò nel 1989 alla Formula 3 in cui si dovette misurare con l'austriaco Karl Wendlinger e con il connazionale Michael Schumacher, terminando poi secondo a pari punti con il futuro sette volte campione del mondo di Formula Uno. 

Nel 1990, invece Frentzen, fu impegnato nel campionato di Sport prototipi e contemporaneamente venne ingaggiato dalla Mercedes insieme a Wlendlinger e Schumacher per completare il proprio  Junior team.

Nel 1991 la Casa di Stoccarda gli offrì, come avrebbe fatto qualche mese più tardi anche con Schumacher, la possibilità di debuttare il Formula Uno, ma a sorpresa il tedesco decise di rifiutare l’offerta e di abbandonare la Mercedes per andare nel campionato internazionale di Formula 3000 ma con risultati molto modesti. Nelle due stagioni successive corse nella F3000 giapponese ma anche qui con risultati pochi tanto da essere dimenticato da tutti i manager.

La buon stella di Frentzen concende al tedesco un’altra possibilità. Nel 1994 Peter Sauber lo contatta per correre il Formula Uno al fianco di Wlendlinger. Questa volta accetta e ottiene subito prestazioni convincenti, con un quinto posto al secondo appuntamento mondiale, tanto che Frank Williams gli propose di sostituire il brasiliano Ayrton Senna, ma questi senza pensarci due volte rifiutò e rimase alla Sauber. In Sauber vi rimane fino al 1996, ottenendo in tre stagioni, 1 podio e 29 punti.

Nel 1997 arriva ancora la chiamata della Williams per sostituire il fresco campione del mondo, Damon Hill.
Frentzen accetta e a fine campionato è vice-campione del mondo, dietro al compagno di team Jacques Villeneuve, con 1 vittoria, 1 pole position, 6 giri più veloci, 7 podi e 42 punti. L’anno successivo la Williams abbandonata dalla Renault e costretta a ripiegare sul motore Mecachrome, non era sufficientemente competitiva per ambire alle posizioni di vertice, penalizzando entrambi i piloti. Frentzen andò a podio solo nella gara d'esordio mentre per il resto della stagione si dovette accontentare di combattere per le posizioni di rincalzo.

Stanco della Williams nel 1999, Frentzen venne ingaggiato dalla Jordan. Il tedesco si ritrovò al volante di una vettura molto competitiva, e motorizzata dal potente Mugen-Honda. Già al debutto con il team irlandese colse un secondo posto, seguito da un terzo in Gran Premio del Brasile. Nel corso della stagione vinse due Gran Premi in Francia e Italia e colse altri due podi. Terminò il campionato in terza posizione

Nel 2000 la vettura non fu più competitiva come l'anno precedente e Frentzen non andò oltre due podi e qualche piazzamento saltuario arrivando al nono posto in classifica piloti.

L'anno successivo fu ancora peggiore, nonostante cinque punti conquistati nelle prime due gare, e, complici incomprensioni con il team, il tedesco venne licenziato dalla Jordan a metà della stagione e rimpiazzato da Jean Alesi, concludendo il campionato al volante della Prost.

Nel 2002 ci fu il passaggio alla Arrows. Con la scuderia inglese Frentzen ottenne due punti, ma a metà stagione il team si ritirò per problemi finanziari, lasciando il pilota tedesco senza scuderia. Partecipò però, nello stesso anno, al Gran Premio degli Stati Uniti al volante della Sauber per sostituire, solo in quell'occasione, il brasiliano Felipe Massa.

Nel 2003 venne confermato dal team elvetico. Dopo un inizio anno discreto con alcuni piazzamenti a punti il tedesco ebbe una parte centrale di campionato molto difficile, contrassegnata da ritiri e arrivi fuori dalla zona punti, concludendo questa serie negativa con un podio al Gran Premio degli Stati Uniti, dietro a Michael Schumacher e Kimi Räikkönen. A fine stagione, però, il tedesco lasciò la Formula 1 per dedicarsi al DTM.

Nel 2004 Frentzen decise di prendere parte al campionato DTM, anche grazie agli incoraggiamenti datigli da Jean Alesi. Nel suo primo anno, anche a causa della scarsa competitività della sua Opel non andò oltre un quattordicesimo posto in classifica con tre punti conquistati. L'anno successivo il tedesco giunse invece ottavo e riuscì ad ottenere anche una pole position, un podio e diciassette punti. Con il passaggio nel 2006 al team Audi Sport i risultati migliorarono sensibilmente, ma a fine anno Frentzen lasciò la categoria criticando la squadra per lo scarso supporto fornitogli.