lunedì 30 luglio 2012

Mercato 2013. Chi sarà la prossima vittima di Petrov?


Vitalij Aleksandrovič Petrov ci ha ormai abituato in queste ultime stagioni a non dar mai niente per scontato in Formula Uno.

Nel 2010, il pilota russo di Vyborg, riuscì a debuttare nel Circus al volante della Renault R30 dopo aver battuto la concorrenza non proprio irresistibile di Grosjean, D’Ambrosio e Heidfeld.

All’epoca per far pendere la bilancia in suo favore, il padre del pilota russo mise sul piatto 10.000.000 euro che gli valsero un contratto di un anno con l’opzione a favore della squadra per altre due stagioni.

Al temine del 2011, Vitaly rimasto nel frattempo senza volante, si affida ancora più ai soldi che ai risultati in pista per andare alla ricerca di un nuovo sedile. La manager del russo, Oksana Kosachenko, individua nella Caterham la preda preferita e a Jarno Trulli tocca la parte dell’agnello sacrificale. Petrov forte questa volta degli oltre 12.000.000 di euro in sponsorizzazioni russe si guadagnò senza troppa fatica il posto dell’italiano che pur aveva ancora un anno di contratto.

Ora e la notizia è di ieri, sembra che Petrov si stia guardando intorno per la stagione 2013. La Kosachenko ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa “Ria Novosti” delineando le mosse future del suo assistito: "La nostra priorità sarebbe quella di continuare anche per il prossimo anno con la Caterham. E' una struttura in via di sviluppo, inoltre ci aspettiamo dei grandi progressi per la seconda parte della stagione.  Al momento però non abbiamo ancora ricevuto nessuna offerta vera e propria dal team di Tony Fernandes.”

“Per tutelare Vitaly già da qualche settimana mi sto muovendo per valutare quali reali possibilità di mercato ci possono essere per il prossimo anno. Al momento ho iniziato i colloqui con tre team. Vedremo come si evolverà la situazione.”

Nel paddock dell’Hungaroring si mormorava che le scuderie interessate ai rubli di Petrov fossero solamente due, ovvero la Williams, la Force India, non volendo assolutamente tenere conto delle voci che volevano in atto una forte pressione dello sponsor “Karpesky Lab” per portare il russo a Maranello.

Timo Glock e Charles Pic ai ferri corti in Marussia


Tira una brutta aria in casa Marussia Racing dopo il Gran Premio d’Ungheria.

Timo Glock ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa “SID” dove critica pesantemente il suo compagno di squadra, il francese Charles Pic: "Probabilmente non capisce molto bene l'inglese nelle comunicazioni radio, visto che mi ha ostacolato in qualifica. E' inutile sedersi ad un tavolo e parlarne con lui, è già la seconda o terza volta che succede quest'anno, quindi ora tocca alla squadra risolvere velocemente la situazione.”

Probabilmente il tedesco della Marussia da quando è stato ingaggiato nel 2010 si è sempre considerato la star assoluta del team, battendo regolarmente i vari compagni di squadra da Di Grassi a D’Ambrosio. Ora in Pic ha trovato un degno avversario [specialmente in qualifica – ndr] e la cosa sembra infastidirlo.

Svelato il motivo della doppia partenza in Ungheria


E’ stato svelato il motivo che ha portato il commissario Charlie Whiting a sospendere la procedura di partenza del Gran Premio d’Ungheria.

Il pilota della Caterham, Heikki Kovalainen è il primo a fare luce sull’accaduto: “Ho chiamato via radio il muretto per avvisarli che Michael Schumacher si era schierato al mio posto in griglia [in 19° posizione anziché in 17° - ndr].

Anche lo spagnolo Pedro De La Rosa, che seguiva in ultima fila si è accorto dell’errore: “Non ho avuto idea di chi fosse stato a commettere l’errore, ma sapevo benissimo di essere nella posizione sbagliata della griglia.”

Charlie Whiting ha quindi sospeso la partenza ma a quel punto Schumacher ha volontariamente mandato in stallo il motore della sua W03, in quanto era convitno che si sarebbe proceduto con una nuova procedura completa. Il regolamento però è stato modificato nel 2006 e da allora lo stacco tra una partenza e l’altra è stato azzerato.

Il sette volte campione del mondo è stato così costretto a partire dalla corsia dei box in ultima posizione.

Raikkonen apre alla Ferrari ma la Lotus lo blinda


Il fine settimana ungherese è stato animato oltre che per il presunto scandalo della Red Bull, beccata a quanto pare a modificare le altezze delle RB8 in regime di parco chiuso al Gran Premio del Canada, anche dalla notizia che la Ferrari e Kimi Raikkonen stiano trattando le basi per un possibile ritorno di “Iceman” a Maranello al posto di Felipe Massa.

Intervistato a riguardo Kimi ha commentato in maniera piuttosto diplomatica: "Ho sempre detto di non essermi lasciato male con loro, gli anni insieme sono stati molto belli e abbiamo vinto tanto, compreso un Campionato del Mondo. I rapporti con la dirigenza sono buoni ed io non porto nessun tipo di rancore. Non si può mai sapere cosa può accadere in Formula Uno, ma per quanto mi riguarda sono felice dove sono adesso e le cose stanno andando nella direzione giusta.”

Molto meno conciliante con i rumors invece la risposta che arriva dalla Lotus. Il team principal, Eric Boullier, nella tarda serata ha dichiarato:  "I giornali hanno bisogno di parlare sempre della Ferrari, ma personalmente non sono a conoscenza di piani da parte di Kimi per tornare a Maranello a partire dalla prossima stagione. I nostri due piloti stanno facendo molto bene in questa stagione e non c'è nessun motivo per cambiare formazione nel 2013.”

Mario Monti e l'amicizia con Juan Manuel Fangio


L’attuale primo ministro italiano, Mario Monti, ha concesso un’intervista esclusiva a “Sette” il settimanale del Corriere della Sera dove si scoprono importanti legami la Famiglia Monti e la Formula Uno.

Giovanni, padre di Mario, è stato legato da un lungo rapporto di amicizia con il leggendario pilota, cinque volte campione del mondo, Juan Manuel Fangio, tanto da permettere al figlio di tenere nella sua cameretta la coppa del campionato 1955.

Il premier commenta così quel lontano ricordo: “Quella è stata la notte più bella della mia vita. A 12 anni ho passato una notte tenendo nella mia camera da letto la coppa del mondo di Formula Uno vinta da Fangio nel 1955."

Juan Manuel Fangio infatti donò nel 1955 al padre del premier, la coppa per 24 ore in segno di grande amicizia. Il pilota argentino, di chiare origini italiane, il padre Loreto era di Chieti, mentre la madre di Tornareccio, conobbe Giovanni Monti in Argentina visto che il nonno del premier, Abramo, vi si era trasferito per aprire nel lontano 1888 una fabbrica di birra, liquori e acqua minerale, prima di fare ritorno in Italia, conservando però le amicizie e i contatti con l'Argentina, come testimotiato dalla grande amicizia con Juan Manuel Fangio.

Ecclestone dopo l'assenza ritorna in Formula Uno


Bernie Ecclestone, il boss indiscusso delle Formula Uno ritorna a calcare la scena del Circus dopo un Gran Premio d'assenza.

La mancata presenza alla gara in Germania di domenica scorsa aveva alimentato una ridda incontrollata di voci ma secondo il diretto interessato, la sua assenza ad Hockenheim non ha nulla a che vedere con il rischio che la Procura Nazionale potesse emettere un mandato d’arresto per lo scandalo sulla vendita dei diritti del Circus in possesso della banca BayernLB.

Ecclestone ha rilasciato un'intervista esclusiva al quotidiano tedesco “Bild” commentando le indiscrezioni:  "Nessuno mi ha detto che sarei stato arrestato. Avevo un incontro a Londra con alcune persone del comitato Olimpico e con una televisione statunitense, per questo non mi sono recato in Germania.” 

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