venerdì 6 aprile 2012

Ufficiale, Jean Alesi alla 500 miglia di Indianapolis 2012

Ora è ufficiale, a quasi 48 anni, Jean Alesi, 202 Gp con Tyrrell, Ferrari, Benetton, Sauber, Jordan e Prost  si rimette a far sul serio e disputerà la 500 miglia di Indianapolis del prossimo 27 maggio.

Il francese ha trovato un contratto all’ultimo momento, con il team Newman-Haas, scuderia di grande prestigio, ma che non si era ancora iscritta al campionato a causa di problemi di budget.

Il vincitore di Montreal 1995, metterà  le ruote in pista, puntando tutto su un unico collaudo e tante ore al simulatore Dallara. Un'impresa senza precedenti per un pilota del suo calibro: "Mi sento carico come se andassi alla guerra, e non ho paura. Ma Indy non è il Dtm, dove mi sembrava di guidare in un grande parcheggio. Questa sfida l'affronterò con umiltà e tanta caparbietà e voglia di fare bene."

C'è però qualche perplessità fra le squadre che usano motori Lotus, come il team Newman-Haas di Alesi, per il forte ritardo dei propulsori. Questa settimana tutti gli altri team Usa hanno già svolto i primi collaudi a Indy mentre i team motorizzati Lotus non hanno potuto girare per mancanza di propulsori. Una corsa contro il tempo, quella del pilota francese, che tuttora non ha ancora percorso nemmeno un giro al volante di una vettura Indycar e su un ovale.

L'HRT denuncia la Caterham alla FIA

La squadra HRT ha chiesto ufficialmente alla Federazione  di accertare se la Caterham – Renault  ha tratto un beneficio nell’usare alcune parti delle quali la Force India possedeva il copyright.

Il documento ufficiale è stato depositato in seguito alla sentenza dell’Alta Corte di Londra che ha trovato la squadra di Tony Fernandes, allora chiamata Lotus, colpevole di essere venuta in possesso di alcune layout che contenevano le informazioni e i progetti riguardanti il progetto della Force India e sui quali la stessa Force India possedeva il copyright attraverso la Aerolab. La Caterham al termine del progetto e’ stata multata di €25,000, ma a questo punto potrebbe ricevere sanzioni ben piu’ gravi dalla Federazione Sportiva.

La prima ad affondare il colpo e’ stata la HRT che ha formalizzato una protesta ufficiale alla FIA che, se accolta, potrebbe portare ad una penalizzazione della Caterham con  il team spagnolo che prenderebbe il posto della Caterham nella classifica costruttori dell’anno scorso e di conseguenza si aggiudicarebbe il premio previsto di 26 milioni di dollari distribuiti da Ecclestone.

Da fonti interne ai team anche la Force India e la Marussia starebbero considerando se denunciare la cosa alla FIA, anche se nessuno dei due avrebbe un reale vantaggio economico nel farlo.

In toni minori questa vicenda ricorda la spy story tra la McLaren e la Ferrari nella stagione 2007. Il team inglese al termine dell’inchiesta fu multata di circa 100 milioni di dollari e gli furono cancellati tutti i punti nel campionato costruttori di quell’anno.

Red Bull rinnova con Casio

Casio Computer Co., ha annunciato di avere rinnovato il contratto di collaborazione con la scuderia Red Bull Racing. 

Anche nelle stagioni 2012 e 2013 sarà quindi partner tecnico della squadra, che per la seconda volta si è aggiudicata il campionato mondiale di Formula Uno. 

Il marchio Casio intende sfruttare questa collaborazione per rafforzare l’immagine della sua linea EDIFICE, una serie di orologi maschili in acciaio ispirati alla velocità e all’energia delle corse automobilistiche.

Alessandro Nannini multato dal fisco

L'ex pilota di Formula Uno Alessandro Nannini deve pagare le tasse in Italia perché la sua residenza a Montecarlo è solo di facciata. Lo sottolinea la Cassazione dal momento che, con "una argomentata serie di elementi", gli accertamenti fiscali hanno dimostrato che l'Italia è "il centro degli affari e degli interessi economici e morali" del rampollo della nota famiglia di imprenditori senesi. Del resto, dalle indagini, rileva la Cassazione, è emerso "il pieno coinvolgimento dello sportivo nelle vicende economiche e morali della famiglia Nannini e delle società ad essa facenti capo".

Ora il fratello della cantante Gianna, deve rassegnarsi a pagare una antica pendenza di circa 25 mila euro sui redditi dichiarati nel 1997. Alessandro ha cercato di far valere, in Cassazione, l'iscrizione all'anagrafe degli italiani residenti all'estero. La Suprema Corte gli ha replicato che questo "non è un elemento determinante per escludere la residenza fiscale in Italia". Non miglior sorte ha avuto il tentativo di salvare dalla tassazione introiti che, ad avviso di Nannini, non dovevano essere tassati perché non erano reddito da impresa ma il suo stipendio come amministratore di alcune società di famiglia.

I giudici con la sentenza 5382, gli hanno spiegato che "i dati e gli elementi risultanti dai conti correnti bancari assumono sempre rilievo ai fini della ricostruzione del reddito imponibile, se il titolare di detti conti non fornisce adeguata giustificazione", e questo vale anche per chi "svolge attività di collaborazione coordinata e continuativa come amministratore di società".

Regolamento 2013, nuove norme per gli scarichi

Il commissario  tecnico della Federazione Charlie Whiting ha aperto la strada ad un nuovo intervento regolamentare nel 2013 sui terminali dei gas di scarico.
Alla rivista Inmotion, Whiting ha dichiarato: “Siamo consapevoli, che i team faranno quanto possibile per dirigere i gas di scarico verso il basso, nella zona dove danno maggior benifici, ma con le restrizioni attuali penso che l’effetto, sarà solamente del 20% rispetto a quello che avevano in precedenza”.

Tra le soluzioni più geniali e più efficaci in questo 2012, c’è sicuramente quella varata dalla scuderia Sauber, presente anche sulla Red Bull, e che dovrebbe comparire molto presto sulla nuova versione della Ferrari F2012. Whiting, però, ha fatto capire che le regole 2013 potrebbero subire un giro di vite ancora più netto: “Ho il sospetto che dovremo avere un altro andamento su questo aspetto nel 2013″, ha riferito.

La Lotus F1 rinuncia alla sponsorizzazione del Gruppo Lotus

Il team Lotus F1 ha terminato l'accordo di sponsorizzazione con il Gruppo Lotus, lo storico costruttore inglese di supercar.

Secondo il settimanale Autosport, attraverso il proprio sito internet, il team manterrà il nome del marchio in Formula Uno. Questo cambio di strategia è stato dettato dal fatto che la malese Proton, che controlla il Gruppo Lotus, è stata recentemente venduta alla DRB-Hicom automotive.

I nuovi proprietari non hanno ancora definito quale sarà il futuro del Gruppo Lotus che potrebbe essere messo sul mercato per consentire alla DRB-Hicom Automotive di completare l'acquisizione della Proton. È per questo che Gerard Lopez, titolare della Genii Capital, la società che controlla il Lotus F1 Team, ha chiuso il suo rapporto formale con il marchio inglese dopo che la Proton ha lasciato scadere l'opzione che gli avrebbe permesso di rilevare il 50% della squadra.

Gerard Lopez, comunque, non vuole affatto rinunciare al nome Lotus, che ha ottenuto dopo un estenuante braccio di ferro con Tony Fernandes, ma anzi ora si sente con le mani libere per usare il prestigioso marchio per trovare uno sponsor principale ben remunerativo.