sabato 17 marzo 2012

Red Bull e Lotus contro la Mercedes

Ci risiamo, come ogni anno, al momento dei primi verdetti della paista si accenda la polemica sulle interpretazioni che ogni team ha dato dei regolamenti. Questa volta sono la Red Bull Racing e la Lotus F1 che in base agli articoli 3.15 e 3.18 del regolamento tecnico hanno protestato ufficialmente con la Federazione definendo  illegale l’ala posteriore della Mercedes GP che con il dispositivo mobile [DRS] azionato, utilizza un discusso sistema che permette alla freccia d'argento di far stallare l’ala posteriore e di accrescere sensibilmente la velocità massima.

La vertenza nasca dal fatto che secondo i due team il sistema che permette non la stallo non è passivo [altrimenti perfettamente legale –ndr] ma bensi attivo, in quanto generato dal pilota nel momento in cui aziona il DRS.

Per spiagare meglio il meccanismo, scendiamo in dettagli un po’ più tecnici.  L’aria che viene portata dalla radice del cofano motore nel piano inferiore dell'ala posteriore e poi fatta risalire con un condotto lungo le paratie laterali, trova una sorta di apertura che resta sigillata quando il flap superiore è in posizione di massima incidenza e si scopre quando il pilota aziona il DRS. È il movimento del flap, infatti, che permette al foro di sfogare il flusso che fa stallare l'ala, consentendo una maggiore velocità massima nei rettilinei. Quindi, chi determina il funzionamento del sistema resta sempre il pilota, anche se per azionare un meccanismo perfettamente legale come l'ala mobile.

Ricordiamo che Charlie Whiting prima dell’inizio delle prove libere ha approvato la soluzione della Mercedes, ma potrebbe essere costretto a rivedere il suo giudizio se gli verrà chiesto un chiarimento regolamentare.

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