domenica 22 luglio 2012

Germania. La cronaca del Gran Premio

E con Hockenheim fanno tre. Fernando Alonso e la Ferrari dominano in terra tedesca e ora provano l’allungo nel campionato piloti. Dopo Sepang e Valencia ecco che “Nando” incanta con un altro capolavoro di velocità e intelligenza tattica.

Partito bene dalla pole, è stato costantemente messo sotto pressione prima da Sebastian Vettel, poi da Jenson Button. Una gara durissima, ma che Alonso ha saputo gestire da campione prendendo il massimo dei punti e incrementando il proprio vantaggio nella classifica generale su Mark Webber, che rimane secondo. L'australiano della Red Bull non è riuscito a reuperare come si pensava dopo la penalità in qualifica per la sostituzione del cambio, rimanendo costantemente invischiato nelle posizioni tra la quinta e la decima, concludendo ottavo.

Ci ha pensato Vettel a tenere alto l'onore di una nervosa Red Bull, avvicinatasi al GP con la scure della FIA per quanto riguarda la regolarità delle mappature del motore. Vettel è sempre stato secondo, poi si è arrabbiato non poco quando Lewis Hamilton [che ha forato nei primissimi giri finendo sui detriti dell'ala di Felipe Massa – ndr], si è sdoppiato con forza. Vettel ha perso il passo e dopo il secondo pit-stop, anche la seconda piazza a vantaggio di Button. L'inglese, al volante di una McLaren profondamente rivista, in pratica una versione B della MP4/27, ha disputato finalmente una gara che fa onore al suo nome.

Button a un certo punto sembrava più veloce di Alonso e la Ferrari dava l'idea di essere spacciata. Ma lo spagnolo non ha mai ceduto e a un certo punto è stato Button a rallentare venendo così raggiunto e superato da Vettel in vista del traguardo. Un sorpasso che però è stato considerato irregolare dai commissari perché affettuato utilizzando la via di fuga, con tutte le quattro ruote fuori dalla carreggiata e quindi punito con 20’ sul tempo finale e che hanno relegato Vettel al quinto posto.

Terzo quindi  un combattivo Kimi Raikkonen, che ha realizzato splendidi sorpassi nei 67 giri di gara. Dietro alla Lotus E20 Renault uno strepitoso Kamui Kobayashi sulla Sauber C31 Ferrari, poi come detto Vettel e in sesta piazza troviamo l’altra Sauber con Sergio Perez.

Molto veloce e determinato anche Michael Schumacher, settimo con una Mercedes che però si è dovuta inchinare a Lotus e Sauber dovendo effettuare tre pit-stop per l'eccessiva usura delle gomme. Mark Webber, partito 8° è giunto nella medesima posizione dopo una gara incolore.

 Ci si aspettava di più dalla Force India-Mercedes, quarta in qualifica con Nico Hulkenberg. Il tedesco però, non aveva il passo dei rivali. Si è difeso bene e ha concluso nono davanti a Nico Rosberg, bravo a rimontare dal fondo. Massa ha urtato Daniel Ricciardo dopo pochi metri danneggiando il muso. Si è così fermato per sostituirlo perdendo ogni chance di arrivare a punti. 

La Williams-Renault è sparita nel corso del Gran Premio dopo che Pastor Maldonado aveva dato la sensazione di poter ottenere qualcosa di importante.

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