sabato 26 maggio 2012

Il padre di Maldonado evitò la radiazione del figlio a Monaco

Il quotidiano tedesco “Bild” in edicola oggi si focalizza sull’ottimo momento [almeno fino alle terze prove libere – ndr] che sta vivendo Pastor Maldonado, ma fa anche un passo indietro, a quando la carriera del venezuelano sembrava prematuramente destinata all’oblio.

19 maggio 2005, circuito di Montecarlo. Pastor che gareggia nel campionato Renault World Series è impegnato nelle prime prove libere, quando ignorando le bandiere gialle esposte per un incidente accorso al pilota Patrick Pilet, investe il commissario Pierce che era entrato in pista assieme ad altri colleghi per intervenire sull’incidente.

L’uomo pur non essendo stato mai in pericolo di vita riportò a causa dell’urto con la monoposto la frattura della seconda e della terza vertebra della colonna vertebrale.

La sanzione della Federazione Internazionale fu esemplare. 5 Gran Premi di squalifica [poi ridotti a 4 - ndr]. Inoltre l’Automobil Club de Monaco decise di radiare a vita Maldonado da qualunque competizione sportiva sul tracciato del Principato.

Solo l’intervento del padre del venezuelano, il quale coprì tutte le spese mediche relative all'intervento chirurgico e alla successiva e lunga riabilitazione dello steward fece cambiare idea agli organizzatori monegaschi permettendo a Pastor di continuare a garaggiare nelle stradine di Montecarlo fino alla sbarco in Formula Uno.

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