domenica 22 aprile 2012

La FIA riscrive le proprie regole dopo il favore a Rosberg

Dopo quanto visto in pista oggi e ancor di più dopo le decisioni dei commissari di non prendere alcun provvedimento nei confronti degli atteggiamenti avuti in gara, ci sentiamo di scrivere questo articolo, per esprimere il nostro punto di vista sull'accaduto.
 
La Federazione Internazionale cambia in corsa le proprie regole non scritte, sui comportamenti dei piloti in caso di difesa da un attacco di un avversario. Oggi durante il Gran Premio del Bahrain, Nico Rosberg ha difeso la propria posizione per due volte, in rettilineo, spostandosi da un’estremità all’altra della pista e costringendo prima l’inglese Lewis Hamilton e poi lo spagnolo Fernando Alonso a finire oltre i limiti del tracciato. 

Il pilota della McLaren Mercedes ha comunque tenuto giù il piede riuscendo a passare Rosberg, il ferrarista invece non ci è riuscito. Nel dopo gara, il collegio dei commissari di gara ha visionato le immagini riportando che il tedesco della Mercedes ha iniziato a sterzare verso destra quando non aveva nessuno al proprio fianco. Per questo motivo  la sua manovra è stata ritenuta in linea con il regolamento sportivo.

Proviamo ora a fare un salto indietro nel tempo. Belgio 2011: Hamilton stringe in staccata Kobayashi; Ungheria 2010: Schumacher spinge Barrichello a pochi centimetri dal muro dei box. Due comportamenti simili a quelli odierni e sempre puniti dai commissari. Quindi non è sbagliato affermare che se un comportamento del genere lo avesse tenuto Hamilton, e non Rosberg, l'inglese avrebbe subìto immediatamente, e senza alcuna possibilità di replica a fine gara, due drive through. In ogni caso, va registrato questo cambio di tendenza della FIA che prima del Bahrain puniva ogni resistenza anche solo leggermente oltre il limite a un tentativo di sorpasso, con un drive through. Ora vi è piena libertà di comportamento, l'importante è che i piloti sappiano come devono agire.

Noi abbiamo spesso criticato la fermezza dei commissari, a volte incomprensibile e fuori luogo. Ora la lotta è ammessa e plaudiamo a questa apertura che ci riporta indietro negli anni. Al duello Villeneuve-Arnoux di Digione 1979, quando spingersi fuori pista era consentito con risultati eccellenti per lo spettacolo. Alonso però, non sembra essere molto d'accordo: "Se c'era un muro, e non la terra, non sarei qui ora.". Alonso ha poi proseguito su Twitter con un tono leggermente polemico: "Ora possiamo difenderci come vogliamo e possiamo superare andando anche fuori pista. Evviva".

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