martedì 27 marzo 2012

Il Bahrein non garantisce la sicurezza del Gran Premio

Lo Sceicco Abdullah bin Isa Al Khalifa, presidente dell'Automobile Club del Bahrain e uno dei 26 membri del Consiglio Mondiale della FIA ha rilasciato una lunga intervista dove non ha presentato alcuna garanzia sulla sicurezza al prossimo Gran Premio del Bahrain che si svolgerà il prossimo 22 aprile, per la prima volta dalla rivolta popolare contro il governo.

Recentemente ci sono stati ancora scontri e morti nei violenti tafferugli tra giovani e polizia.

"Ci sono dei problemi e questi sono provocati da dei ragazzi che hanno bisogno di essere gestiti e guidati nel modo giusto. Devono capire che se hanno dei problemi ci sono dei canali più corretti per renderli noti. Non raggiungeranno i loro obiettivi distruggendo le vite delle loro famiglie, dei loro amici e di tutti coloro che visitano il paese".

"E' vero, i fatti accaduti il 14 febbraio dello scorso anno hanno infiammato gli animi, ma non abbiamo mai avuto problemi legati alla Formula 1, che faceva regolarmente visita al nostro paese dal 2004".

"Tutti continuano a chiedermi della situazione del paese e apprezzo questo interesse, ma chiunque arrivi oggi non noterebbe alcuna differenza rispetto a prima. Per questo spero che la gara arrivi il più in fretta possibile, per far capire a tutta la comunità del Circus come stanno realmente le cose. Il mio messaggio per la Formula 1 è semplice: le chiedo di essere parte della riunificazione del mio paese".

"Abbiamo avuto i nostri problemi, alcune persone hanno fatto errori, ma ora è giunto il momento di riconciliarsi, andare avanti e rendere il paese più forte ed unito. E' chiaro però che a questo mondo non ci sono garanzie. Ma non ci sono da nessuna parte, neanche a Silverstone. Tutto quello che posso garantire è che ci sarà la stessa sicurezza di ogni altro Gran Premio".

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